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Avellino – “Nei nostri occhi la voglia di cambiare. La voglia di di giustizia che ci porta a lottare”. E’ uno dei tanti striscioni che quest’oggi hanno sfilato per le vie della città di Avellino in occasione della “XXIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata dall’associazione Libera. Durante il corteo, a cui hanno preso parte circa ventimila persone, la comunità musulmana è intervenuta con un flashmob per richiamare all’ultimo attentato terroristico in Nuova Zelanda. “Se i ragazzi percorrono la strada della legalità vuol dire che qualcosa si sta facendo. La speranza è che questa non sia la lotta di un giorno, spero che i giovani abbiano la consapevolezza che questo percorso non termina oggi” parla così il Procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo.

Il corteo è partito dal piazzale antistante lo stadio “Partenio-Lombardi” per arrivare in Piazza Libertà. Al fianco di Libera sono scesi associazioni, studenti e rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Nell’agorà cittadina sono stati letti i nomi delle vittime innocenti della mafie. Da Emanuele Notarbartolo a Vito Cassarà fino Peppino Impastato, Don Peppino Diana, Giancarlo Siani a Pasquale Campanello, Piersanti Mattarella. La città di Avellino eleva al cielo tutto il disegno verso le mafie. In una provincia al centro della camorrra, ma non a colpi di mitra o armi da fuoco. Diversi sono i business presenti sul territorio che attirano le attenzioni. In Irpinia sono ben otto le vittime ricordate nel lungo elenco letto in Piazza Libertà

“Questa è una lettura di un rosario civile, ma quante volte non pronunciamo il nome delle vittime. Vittime dell’Isochimica, della Valle Del Sabato o della Solofrana. Oggi è primavera, delle coscienze e dell’impegno. A voi ragazzi lancio un monito: organizzatevi, mettetevi dentro i partiti, le associazioni, le parrocchie. Aprite le finestre e anche i porti. E mandate i responsabili a casa“. E’ il monito di Fabio Giuliani, referente regionale di Libera, in piazza Libertà ad Avellino.