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Monteforte Irpino (AV) – “Noi a Napoli abbiamo 186 parrocchie nel centro storico, alcune volte basta tenerle aperte per salvare i ragazzi”. E’ il messaggio che arriva da Don Luigi Merola, presente questa mattina all’Istituto “Aurigemma” a Monteforte Irpino in occasione della Giornata della Legalità. Il parroco anti-camorra ha presentato anche il suo libro “Oltre ogni speranza“, il ricavato sarà devoluto in beneficenza per la costruzione di opere destinate ai ragazzi disagiati nell’ambito della fondazione A voce d’ ‘e creature. “Oggi purtroppo si sono persi  i riferimenti educativi, le parrocchie, le scuole, colpa delle fiction e dei social – analizza –  Penso a tante fiction ai social che impazzano e che inghiottiscono i nostri giovani”.

“Si combatte la criminalità organizzata attraverso la scuola. Ma anche attraverso la chiesa soprattutto quando i preti tornano a fare i preti, o meglio i pescatori di uomini”. “Tutti i lampeggianti delle forze dell’ordine devono rimanere accesi – dice Merola – Chi ha cattive intenzioni viene scoraggiato così, visto che il territorio viene controllato dallo Stato. Ho assistito a ragazzi appena usciti dalle discoteche appena hanno visto i lampeggianti accesi hanno lasciato l’auto dopo aver fatto uso di alcool”.

“La prevenzione da parte delle forze di polizia è importante”. “Nel libro racconto anche quando è stato creato il comitato di sicurezza per 586 scorte – continua il Don – E poi è stato ridotto a 585 dove fu revocata solo a me, io sono contento di ciò: il mio caposcorta è Gesù’ Cristo e i miei bambini. Lo Stato se crea dei personaggi li deve anche costudire non è possibile essere soli. Oggi ho con me un solo agente – continua – Mi accompagna, la cosa più brutta è voltare le spalle non trovando nessuno”.

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