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Avellino – Sarà un’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore, quella coordinata dalla pm Gaetana Amoroso a stabilire se il sessantenne avellinese deceduto al Cotugno è morto a causa del Covid-19 o per eventuali negligenze mediche.

Nella giornata di giovedì sarà conferito l’incarico per accertare la verità sulla sua morte. Al momento si procede contro ignoti. “Vogliamo la verità, non accusiamo nessuno ma non accettiamo che quella del nostro familiare passi come una morte da o per Covid, perché non è così“. E’ quanto la famiglia del sessantatreenne avellinese deceduto nella tarda mattinata di sabato al Cotugno di Napoli ha voluto esternare per fare chiarezza su sette mesi di calvario vissuti dal proprio congiunto, che almeno dalla ricostruzione che hanno offerto della vicenda, non dovrebbe certo avere a che fare con il Covid, infezione che aveva contratto ma da cui era stato ritenuto guarito dopo due tamponi. E lo hanno fatto attraverso il loro legale, l’avvocato Costantino Sabatino

Ora si dovranno attendere le decisioni da parte della Procura di Nocera, che potrebbe acquisire anche la documentazione nell’ospedale napoletano.