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Sono finalmente partiti i lavori propedeuci al restauro di Palazzo Trevisani, edificio storico che sorge lungo Corso  Vittorio Emanuele, dagli anni del post terremeto 1980 simbolo dei buchi neri della città di Avellino.

Dichiarato inagibile dalla fine degli anni ’60 già fortemente danneggiato dai bombordamenti del 1943, grazie alla tenacia dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Festa, in particolare nell’ultimo hanno ha visto l’accelerata determinante per chiudere l’accordo con i proprietari  ( sotto la mediazione dell’amministratore di condominio, l’avvocato Carmine Ciccarone) ed avviare i lavori di messa in sicurezza conservativa non più rinviabili.

Un progetto redatto in ottemperanza ai vincoli previsti dalla Soprintendenza per un valore economico di circa 5 milioni di euro frutto anche delle agevolazione del sisma bonus

Nella prima fase è stato installato un nuovo ponteggio, che  ha sostituito quello esistente per ragioni di sicurezza, necessario all’avvio delle operazioni di restauro.Nel frattempo, si è deciso di coprire il degrado in cui l’edificio è caduto con un telo, sul quale viene raffigurato l’aspetto del nuovo palazzo a grandezza naturale.

Da qualche giorno sono partiti i lavori di pulizia degli spazi della corte interna e del giardino completamente coperti dalla vegetazione cresciuta negli anni. Successivamente partirà il cantiere vero e proprio con  l’obiettivo del completamento entro la fine del 2024 quando Palazzo Trevisani tornerà al suo antico splendore con un giardino interno, locali commerciali, ambienti residenziali.

E proprio a ridosso del cantiere compare una scritta “Muovetevi c…o” a cristallizzare i decenni trascorsi nell’immobilismo, con un immobile fatiscente e pericolante che, si spera, venga davvero consegnato entro i tempi previsti e non si “perda per strada” come sovente accade per le opere cittadine.