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“Siamo una squadra sola. Ho bisogno di indicazioni importanti e tanti di loro hanno risposto in maniera positiva. Nei minuti finali abbiamo sofferto qualcosa e non mi è piaciuto. Avremmo potuto gestire meglio”. E’ l’analisi di Michele Pazienza, dopo la vittoria arrivata in Coppa Italia contro il Foggia. “Sono contento per il gol di Tozaj – dice – È un attaccante e vive per il gol. Sono contento per la prestazione ma può crescere tanto. Susko è stato davvero bravo. Ha avuto una serenità nei duelli fisici contro calciatori di categoria. Lo terremo con noi perché ci si può lavorare”. “Ringrazio Dall’Oglio per il contributo dato in un ruolo che non ha mai fatto – dice – Gli ho chiesto di fare una partita con tanta attenzione, perché conosco le sue caratteristiche. Recuperi in vista della prossima gara? È difficile, perché dobbiamo valutare se è il caso di osare anche se siamo in emergenza“.

Dopo sei mesi, l’Avellino ha potuto contare sul rientro di Raffaele Russo: “Non poteva andare oltre un tempo di gioco – dice – Ora ha qualche fastidio ai flessori, è normale. Il suo recupero sarà abbastanza lungo, ma lo sapevamo. Devo fare i miei complimenti al prof Pietro La Porta che l’ha seguito in tutto il suo percorso fin dall’inizio”. Pazienza svela anche l’aneddoto della fascia di capitano: “Il capitano era Pane e vice D’Angelo – racconta il trainer di San Severo –  Prima della gara Pane mi ha chiesto se fosse stato possibile cedere a fascia a Russo per dargli fiducia e fare un gesto di squadra. In più D’amico, inoltre, ha calciato un rigore e la squadra gli ha riconosciuto il merito. Sono tutti segnali che mi riempiono di gioia“.