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Avellino – «Avete reso gli avellinesi dei cittadini di serie b e tolto ogni ruolo al Comune all’interno dell’Ambito». L’opposizione non si risparmia sullo schema di convenzione approvato dall’Aula, ma solo grazie ai voti del gruppo di maggioranza Davvero. Non è stata una seduta facile anche perché l’opposizione ha impugnato la convenzione a suo di emendamenti, bocciati dall’Aula. «Il Piano di Zona serve a migliorare la vita dei cittadini tramite una serie di servizi in ambito sociale, soprattutto rendendoli flessibili ai bisogni dei cittadini – ha spiegato l’assessore Mele. Inoltre, secondo un principio di democrazia e per non creare cittadini di serie a e b, abbiamo deciso di abbassare il quorum all’interno dell’ambito A04, in modo da dare gli stessi diritti a tutti i comuni e quindi cittadini». Posizione, quest’ultima, ampiamento contestata dall’opposizione che ha fatto notare come, in questo modo, i danneggiati saranno proprio i cittadini di Avellino. «Nonostante Avellino rappresenti il 57% della popolazione dell’Ambito – ha ricordato Nadia Arace, gruppo “Si può” –  la nuova convenzione prevede che il voto possa essere sostenuto da un numero di comuni rappresentante il 40% della popolazione all’interno dell’Ambito. Quindi per assurdo 15 comuni potranno gestire l’ambito e cambiare tutto a loro piacimento, a discapito di Avellino e dei suoi cittadini». Secondo l’opposizione, dunque, il Comune che è capofila all’interno dell’Ambito, starebbe rinunciando al suo ruolo guida, nonostante partecipi in maniera più importante da un punto di vista economico. «Ogni comune contribuisce con 7 euro per abitante ai fondi Pua che nel caso di Avellino è pari a 386 mila euro, ovvero 57% del fondo». Stessa sorte, ma con cifre diverse anche per i fondi per servizi sociosanitari, ma secondo Arace non tutti i Comuni, negli ultimi tre anni, avrebbero cacciato le somme di loro competenza, con pesanti rischi per Avellino. «Tra fondi Pua e servizi sociosanitari – spiega Arace – ci sono inadempienze per circa 640 mila euro, di questa esposizione ne risponde direttamente il Comune di Avellino essendo il capofila – denuncia. Nonostante ciò e nonostante rappresenti il 57% della popolazione dell’ambito, il Comune rinuncia al suo ruolo primario. Con la nuova convenzione andiamo incontro al paradosso che il resto dei comuni potrebbe prendere decisioni per conto proprio, senza che Avellino possa opporsi». Insomma la città capoluogo, secondo l’opposizione, verrebbe relegata a un «ruolo di irrilevanza all’interno dell’ambito». Giancarlo Giordano (Si Può) ha sottolineato come, invece che garantire democrazia tra i cittadini all’interno dell’ambito, si trasformano gli avellinesi «in cittadini di serie b rispetto a quelli degli altri comuni e ciò nonostante Avellino contribuisca con maggiori fondi». Dal consigliere Costantino Preziosi (La Svolta) è arrivata la denuncia su come «in passato siano state bocciate convenzioni che davano un ruolo guida al Comune di Avellino per approvarne oggi una che lo toglie».

Marco Imbimbo