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Sant’Angelo dei Lombardi (Av) – In questi giorni la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi offre l’opportunità a giovani studenti di misurarsi con una realtà particolare, grazie all’Istituto Alberghiero Giuseppe De Gruttola di Ariano Irpino ed alla sua sede succursale di Vallesaccarda, che hanno voluto sperimentare una diversa alternanza scuola-lavoro che coinvolgesse gli studenti in un’esperienza particolare, quella della Casa di Reclusione, confrontandosi con i docenti che si applicano alle stesse materie “oltre il muro”, proprio per abbattere muri e pregiudizi.

Così ancora una volta il penitenziario santangiolese si conferma realtà all’avanguardia nel percorrere nuove strade di inclusione e trasparenza per un mondo, quello penitenziario, che troppo spesso appare chiuso e distante dalla società civile.

La sfida non poteva non coinvolgere la reclusione altirpina, struttura a vocazione agro alimentare, di produzione e trasformazione di prodotti eno-gastronomici del territorio e della tradizione, che utilizza manodopera dei detenuti che attraverso questo tipo di lavoro sperimentano una valida alternativa alla devianza. Non a caso nel penitenziario è presente anche l’istituto alberghiero “Vanvitelli” di Lioni, che partecipa attivamente alla formazione dei detenuti ed a tramandare le tipicità e le tradizioni del territorio.

Così, grazie all’impegno della prof.ssa Francesca Archidiacono, supportata dai prof. Antonio Branca, Connie Goglia e Gerardo Pergamo dell’istituto alberghiero “De Gruttola”, e del prof. Pasqualino Lapenna supportato dai docenti di laboratorio della sede carceraria dell’istituto alberghiero “Vanvitelli”, è stato possibile realizzare il progetto “Arte bianca”, che ha portato gli alunni dell’istituto alberghiero a seguire direttamente presso la Casa di Reclusione il workshop sulle materie prime del territorio e la meravigliosa arte dell’impasto e della panificazione. Maestro d’eccezione è stato Carmine Mollo dell’Accademia Arte Bianca di Avellino.

Un elogio va anche alla Direzione della Casa di Reclusione santangiolese, in persona della dott.ssa Giulia Magliulo e di tutto il suo staff di collaboratori, che da subito ha creduto nella bontà ed utilità del progetto, mettendo a disposizione gli spazi necessari e consentendo l’interazione tra l’interno e l’esterno, continuando sulla strada dell’apertura al territorio.

In ultimo un merito ai negozi, tra cui il Conad di Lioni, che si sono resi disponibili a fornire alcuni prodotti tipici, utilizzati dagli studenti per le loro creazioni durante il workshop.