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E’ entrata in vigore da questa mattina l’ordinanza del sindaco di Avellino che stabilisce divieti e sanzioni per i trasgressori che concorrono a creare azioni tali da provocare possibili incendi. Il comandante della Polizia municipale Michele Arvonio ha predisposto e attivato una serie di controlli mirati per far rispettare il divieto di abbruciamento delle sterpaglie. Un intervento ad ampio raggio che dovrà garantire la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente. L’obiettivo è quello di evitare il divampare di incendi sul territorio cittadino.

I controlli stanno già dando riscontri. Infatti è stato identificato e contravvenzionato un uomo che stava bruciando residui senza alcuna precauzione. Per procurato incendio, in base alle nuove norme fissate nell’ordinanza, sono previste pesanti sanzioni amministrative e anche il ricorso all’autorità giudiziaria nel caso in cui se ne accertassero gli estremi. La multa non sarà inferiore a 1.032,00 euro e non superiore a 10.329,00 euro.

Sanzioni pecuniarie sono previste anche per proprietari e conduttori che non provvedano al taglio di erbe ed arbusti sulle aree di proprietà privata che ricadono su fronti stradali di passaggio pubblico.  In generale, per il mancato rispetto delle altre disposizioni ci sarà una multa che andrà da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.

Stando ai dati degli ultimi quindici anni – riferisce il Comando provinciale della Polizia Municipale di Avellino – emerge che almeno il 40 per cento degli incendi di origine antropica derivano da fuochi incontrollati, prevalentemente scaturiti da operazioni di abbruciamento di residui vegetali, operazioni fatte con superficialità, imprudenza e non di rado anche violando norme specifiche. 

Il provvedimento sindacale si è reso necessario per il grave stato di pericolosità con rischio incendi boschivi in cui si trova anche il territorio cittadino e per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico in considerazione del fatto che la bruciatura di biomasse determina l’aumento di polveri sottili nell’aria.

L’ordinanza sarà valida fino al 15 ottobre del 2017 ma potrebbe anche essere prorogata.