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Scippo a Grottaminarda del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, lettera aperta del Sindaco Marcantonio Spera

“A nome dell’ Amministrazione Comunale e dell’Intera Cittadinanza che rappresento, quale Sindaco di Grottaminarda (AV) e Consigliere provinciale della provincia di Avellino, partendo dal ricordo indelebile che ho dell’intervento del Ministro Anna Maria Bernini il giorno dell’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023 dell’Università degli Studi del Sannio (Unisannio) a Benevento: “In ogni situazione a fronte del problema esiste sempre la soluzione data dagli stessi che evocano il problema e la stessa soluzione è fare inclusività, fare sistema, mettere insieme la provincia, la città, l’università, l’impresa, il terzo settore, le associazioni di categoria, tutto questo al servizio di un territorio, di quelle famose aree interne che devono crescere”, avendo appreso da fonti ufficiali che il primo anno del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, previsto e attivo nel Polo Universitario Sanitario sito nel nostro Comune dal 2013, è stato trasferito o verrà trasferito a breve nel nascente Polo Universitario di Caivano (NA), esprimo dissenso e profonda  costernazione per tale decisione, peraltro mai comunicata ufficialmente al Comune di Grottaminarda. Inoltre appare oltremodo disdicevole che la stessa ASL AV, che ha sottoscritto una Convenzione con l’Università e poi con il Comune di Grottaminarda per ospitare, favorire e organizzare i Corsi Universitari nella sede grottese, con la collaborazione dell’Ospedale di Ariano Irpino, non sia stata messa a conoscenza della volontà di  trasferire il corso.

Il Polo Universitario Sanitario di Grottaminarda esiste da più di dieci anni e rappresenta per la nostra Comunità, per tutto il nostro Comprensorio (oltre 29 Comuni) e per quelle famose e sempre martoriate aree interne terremotate, costantemente citate anche nel corso dell’inaugurazione del “Progetto Caivano”,  elemento fondamentale di crescita e di sviluppo sociale economico e soprattutto culturale. Tutti i Comuni ufitani, anch’essi “dimenticati o feriti”, si sono preparati in questi anni difficili ad accogliere studenti da tutto il meridione, investendo tanto, sia  economicamente che socialmente al fine di offrire una degna e ospitale accoglienza. 

Tanto è stato fatto da tutte le Istituzioni che con sforzi immani, finora, hanno garantito a  questi giovani le risorse migliori delle nostre terre. Purtroppo, nonostante questi sforzi, abbiamo  subito nel corso degli anni  la progressiva chiusura di alcuni corsi come quello di Neuropsicomotricità Infantile, quello di Sicurezza sul Lavoro, quello di Scienze Infermieristiche dell’Università Federico II, così come abbiamo subito il trasferimento in altri luoghi disagiati di altri corsi. 

Attualmente sono rimasti attivi nel nostro Paese solo due corsi, il Corso di Logopedia e il Corso di Scienze Infermieristiche dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, rispettivamente con iscrizioni di 30 e 60 Matricole per ogni anno della triennale. 

Ricordo che tali Corsi risultano perfettamente incardinati nel tessuto sociale ed economico locale, grazie al lavoro efficiente, efficace e sinergico  con l’ASL di Avellino, con i suoi Distretti e Presidi territoriali, con gli Ospedali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi  e con le RSA Sanitarie convenzionate,  quali partners preziosi ed adeguati facenti parte di un disegno lungimirante finalizzato  a portare le Università nei territori disagiati . Per questo nobile progetto la Nostra Comunità ha sacrificato le sue strutture migliori cedendole in comodato d’uso gratuito all’ASL e alle Università, migliorandole ogni anno, investendo fondi ed energie per agevolare il percorso formativo degli studenti fuori sede ed il lavoro dei Docenti accolti da  tutti con empatia ed affetto.   

Abbiamo da poco nuovamente ristrutturato e potenziato, sia internamente che esternamente il Polo stesso, e riqualificato un  parco verde  adiacente, arricchito anche per lo sport all’aperto come nei migliori campus Universitari.  Abbiamo inoltre partecipato e siamo stati ammessi a finanziamento per ristrutturare un Auditorium Comunale presente nel complesso del Polo Universitario Sanitario per un importo di   euro 877.000 che diventerà una Sala Multimediale a servizio dei corsi di Laurea. Abbiamo inoltre investito circa 80.000 euro con fondi Comunali per la realizzazione di un ascensore esterno per agevolare ulteriormente l’accesso alle persone diversamente abili.  
 
“Sostenibilità” diceva il Ministro Anna Maria Bernini e noi abbiamo investito tanto nella Struttura e nell’intero Complesso che è diventato negli anni un vero e proprio mini Campus Universitario. Noi tutti nelle nostre Comunità abbiamo subito l’asprezza delle aree interne, dal post-terremoto ad oggi, e tanta “mala-politica”. Molte famiglie oggi non sono in grado di sostenere economicamente i propri figli iscrivendoli nelle Città Universitarie più grandi. Cosa diremo a queste famiglie? Cosa diremo di questo ennesimo “scippo”? Quali saranno i risvolti economici e sociali di questo ennesimo strappo alle nostre aree interne? 

Per questo oggi informiamo la stampa e tutte le Comunità. Abbiamo già chiesto con missiva inviata al  Ministro dell’Università e della Ricerca, Senatrice Anna Maria Bernini, al  Rettore della Vanvitelli, Prof.  Giovanni Francesco Nicoletti, al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e alla deputazione regionale, un incontro per aiutarci ad evitare il trasferimento del nostro Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche in altra sede. 

Siamo certi che anche altrove, a Caivano (NA) in particolar modo, esso possa servire per riqualificare e portare cultura e sviluppo e riteniamo che tanto vada previsto e realizzato per ogni luogo svantaggiato  ma senza far pagare un prezzo così alto a chi come noi ha puntato e investito tanto per la crescita del territorio. 

Non sarebbe giusto che tanti nostri sacrifici possano e debbano essere vanificati dalla progressiva e definitiva distruzione di quanto costruito in questi anni difficili dalla “Politica buona”, quella non di destra e non di sinistra, caritatevole e giusta per un territorio “interno e terremotato”. 

Il polo universitario di Grottaminarda rappresenta volano di sviluppo economico per tutti i paesi del comprensorio, per cui rivolgo un appello a tutti i sindaci del territorio affinché    comprendano che stiamo attraversando una fase di grandi cambiamenti e trasformazioni e che bisogna restare  uniti e vigili per essere in grado di interpretare la Politica e reagire di conseguenza contro quanto sta accadendo in ogni ambito».