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Napoli – Sta diventando il must del momento, o come direbbero i più giovani, il trend topic. Parliamo sicuramente dell‘allerta meteo. Un tasto dolente perchè la protezione civile emette il suo bollettino, ma alla fine sta alle singole amministrazioni decidere cosa fare. Se chiudere ogni cosa con un eccesso di prudenza oppure lasciare tutto com’è, sperando che alla fine non accada nulla. La Regione Campania, da un po’ di tempo a questa parte, è divisa, tra comuni che prendono una decisione in un senso e altri che, invece, percorrono una strada assolutamente opposta. Marzo è pazzo, lo sanno anche i sassi, quindi è facile che il sole e il caldo di ieri, si tramutino in piogge battenti e raffiche di vento domani. E allora ecco che viene il bollettino della protezione civile che avverte i comuni su cosa potrebbe accadere. E da qui palla alle amministrazioni con sindaci che, a torto o a ragione, si assumono responsabilità. Forse con un eccesso di zelo e fretta, forse senza prudenza ma tant’è, la cartina della regione, per domani, presenta situazioni completamente differenti, eppure il bollettino è lo stesso. Dei cinque comuni campani, solo due hanno deciso di chiudere le scuole, e cioè Caserta e Benevento. Per quanto riguarda la prima, i giorni di chiusura consecutiva sono due. Chiuse le scuole anche in alcune province, come Maddaloni, dove si serrano anche le porte dei cimiteri, nel vero senso della parola. Benevento, invece, sta diventando quasi un caso da record. Ci si attende pioggia e forti raffiche, gli alberi sono diventati un problema, nessuno se ne assume la responsabilità. E quindi si chiude per la gioia degli studenti, per i quali non si sa come finirà il conteggio delle presenze minime garantite per superare l’anno, e la disperazione dei genitori. Si chiude anche in alcune province, tipo Telese.

Si cambia zona e si cambiano prospettive. A Salerno e Avellino resterà tutto aperto. Zone dove ci si aspetta pioggia, anche battente, ma non sono state ravvisate criticità tali da prendere in considerazione decisioni di chiusura di istituti. Lo stesso anche a Napoli. Non sono servite le fake news che qualche buontempone ha messo in giro con tanto di firma di De Magistris. Na capoluogo partenopeo si va a scuola, al massimo si deve evitare di entrare nei parchi. Un messaggio subliminale: può esserci cattivo tempo, meglio studiare che starsene in giro, è più rischioso mettersi in villa sotto un albero.

Al di là delle ironie, decidere per intere e grandi comunità è cosa assai complicata. In mano si hanno le sorti di tante persone e spesso si devono prendere decisioni che possono scontentare alcuni, ma prese in buona fede e con l’idea di salvaguardare le persone. Questo è ciò che deve fare il primo cittadino, quello per il quale una raffica di vento può essere tutto o niente. Benvenuti nel meraviglioso mondo dei sindaci.