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Alla fine sono comparsi i sigilli sul portone di ingresso del Liceo Scientifico Mancini. I carabinieri, infatti, hanno doto esecuzione ad un ordine di sequestro preventivo, così come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino. Da lunedì, dunque, scuole chiuse ed un colossale problema da risolvere, tenuto conto che l’Istituto con ben 1.250 alunni iscritti. Stando alle prime indiscrezioni nel corso dei sopralluoghi effettuati dal nucleo ispettivo dei carabinieri e dal consulente della Procura, sarebbero stati individuati due solai che a quanto pare sono stati definiti inagibili.

L’ultimo blitz era stato effettuato lo scorso 25 ottobre al termine delle lezioni. Un sopralluogo, che a quanto pare serviva per ultimare alcune misurazioni ed effettuare nuovi sopralluoghi all’interno degli ambienti. L’Istituto, dopo i primi controlli, aveva anche avviato dei lavori di adeguamento, così come era stato prescritto nel primo verbale dei Caschi Rossi, che riguardano lampade di emergenza e sistemazione di alcune serrature.

Oggi però sono scattati i sigilli. Nei giorni scorsi, invece, era stati emessi 4 avvisi di garanzia relativi la vicenda del Liceo Scientifico Mancini di Avellino, destinatari il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta e il responsabile del servizio di edilizia scolastica, Giovanni Micera, l’informazione di inizio di indagini è stata recapitata anche al dirigente del Settore tecnico della Provincia, Antonio Marro, e la preside dell’istituto, Nicolina Silvana Agnes.

Domani, intanto, le lezioni erano già state sospese in previsione della commemorazione dei defunti. Da lunedì, però, quel portone non riaprirà, almeno per il momento. Bisognerà trovare una sistemazione per 1250 alunni, 100 docenti e 20 assistenti tecnico-amministrativi. Già si pensa all’ipotesi dei doppi turni, ma bisognerà individuare il plesso. Per lunedì, intanto, pare sia stata già convocata una riunione presso il Provveditorato. E sulla vicenda non manca il commento polemico del deputato Carlo Sibilia: “Ancora problemi sull’edilizia scolastica. Tra poco i nostri ragazzi dovranno emigrare pure per fare il liceo”.