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Avellino – “Ho trovato un gruppo predisposto al lavoro – ammette Ezio Capuano – Mi preme fare i complimenti al tecnico Giovanni Ignoffo. E’ una squadra in difficoltà. Ora deve acquistare autostima. Il parco giocatori che l’obiettivo che bisogna centrare è possibile. E’ dal lontano 1996 che attendo una chiamata all’Avellino. Sono fiero e orgoglioso. Ho cercato sempre questo obiettivo. Ritengo tranquillamente che questa squadra possa raggiungere l’obiettivo prefissato”. “Bisogna conoscere Capuano – ammette il tecnico – La mia carriere ho avuto modo di distruggerla anche io. E’ un mondo in cui non bisogna mai dire quello che pensi, ma con il modo istintivo è questo. Gli ultimi sei anni con squadre diverse penso che li abbiano fatti in poco. Maurizio Sarri è arrivato in Serie A a 55 anni. Io sono convinto che Avellino possa essere il definitivo per la mia carriera. Vorrei aprire un ciclo qui. Io mi ritengo un guerriero per conquistare Avellino.

Squadra: “Ho grande esperienza per intervenire. Il mio obiettivo è dare certezza. Il Bari non ha nulla a che vedere con questa categoria. La “lavagna” è determinante. Così riesco a far vedere quei movimenti visto in video. Sono molto più convinto di agosto. Non ho paura di Bari, Ternana o Reggina. Non son un debole”.

La piazza: “Voglio conquistarla come fa un tecnico. Conquisterò la piazza con il lavoro, sudore e i risultati. Io prometto che le partite le possiamo perdere, ma andremo oltre il limite della fatica. Era dodici anni fa (Juve Stabia-Avellino, ndr.). Fu una partita che si giocò 17 contro 15. La partita si giocò a porte chiuse per vie delle bombe. La notte prima un ragazzo a cui voglio bene (Castaldo) stava male. Avevamo battuto l’Avellino, la squadra più forte del campionato. Mi vergogno di quella situazione. Darei due litri di sangue per salvare l’Avellino“.

Modulo: “In campo ci andrà chi mi darà più garanzie. Ho visto un gruppo pronto. Cambieremo in continuazione”. “E’ una squadra costruita sul 3-5-2. Io ritengo che fare minutaggio sia determinante, fare risultato ancora meglio. Inserire giocatori solo per il solo minutaggio è un suicidio”. “Il mio Avellino avrà una maglia che ha una grande storia. Faccio una promessa, chi va in campo dovrà andare oltre il limite della fatica”.

Attacco: “Alfageme per me è un grande giocatore. Io penso che un tecnico deve essere bravo anche nella fase motivazionale. Nelle ultime cinque gare solo un goal, ma dobbiamo trovare delle soluzioni. Dobbiamo avere più coraggio per attaccare in avanti. Oggi i giocati dell’Avellino sono più forte di Messi“. “Non vado a giudicare come preparava le partite il mio precedessore. Noi andremo ad attaccare l’appoggio in avanti”.

Cinelli: “Avrà un ruolo cardine con me. E’ un grande ragazzo che conosce l’ambiente. Non sono un tipo rivoluzionario che cambio tutto dalla sera alla mattina”.