La nota di FIM FIOM UILM FISMIC UGLM slla vertenza IIA:
“Sono trascorsi dieci giorni dall’incontro avuto presso la sede del MIMIT, all’interno del quale abbiamo riportato le nostre preoccupazioni rispetto alla trattativa che l’azionista Leonardo sta conducendo per la cessione delle proprie quote ad un gruppo industriale che non possiede i minimi requisiti di affidabilità da poter gestire l’Industria Italiana Autobus.
Tuttavia, la trattativa per la cessione delle quote, la cui esistenza è stata appresa dagli organi di stampa, si sta svolgendo escludendo i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali dalla discussione.
Il mancato ascolto da parte degli azionisti del nostro parere, maturato dall’esperienza rischia di non far emergere in maniera opportuna le potenzialità dell’industriale e di sviluppo della ex Irisbus.
A questo punto, vorremmo capire quali sono le motivazioni che spingono gli azionisti a tenere all’oscuro le Organizzazioni Sindacali dei contenuti della trattativa?
E’ indispensabile, pertanto, che ci sia data la possibilità di incontrare gli azionisti per rappresentare le nostre preoccupazioni relative al rischio che corre la IIA qualora Leonardo ceda le quote ad imprenditori che hanno già dimostrato di non essere interessati alle produzioni industriali ma ad altro.
Ci rivolgiamo ora ai Presidenti Mattarella (Invitalia) e Cingolani ( Leonardo) avviare una interlocuzione con le OO.SS per arrivare ad una soluzione che porti al rilancio della produzione della IIA.
La IIA è patrimonio pubblico, più volte salvata dalla determinazione e competenza dei lavoratori, ora è giunto il momento che venga messa in condizione di poter camminare con le proprie gambe”.