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Cesinali (Av) – Il gruppo politico Giovani per la Valle del Sabato ha segnalato, attraverso una nota stampa, un fatto venuto alla luce negli ultimi periodi e che interessa, Pasquale De Vito, il Vicesindaco di Cesinali, comune nel quale il gruppo ha posizione di minoranza nel consiglio comunale.

“Il nostro progetto è nato da poco ed in questi primi mesi abbiamo avuto oneri ed onori. Il peso maggiore che sentiamo di portare sulle spalle è l’istanza dei giovani che questi territori vorrebbero non abbandonarli mai, giovani che vorrebbero essere cittadini del mondo con la consapevolezza di poter ritrovare sempre qui la propria casa. Questo è per noi anche un onore, in quanto con le nostre forze portiamo avanti la nostra attività in consiglio con la fortuna di poter imparare molto e spesso anche dai nostri errori.
Non abbiamo mai parlato di valori, eppure è un tema sul quale spesso ci si ritrova a scambiarsi opinioni in privato, tra amici e conoscenti. Oggi scegliamo di parlarne, partendo proprio dalla capacità di imparare dai propri errori. Questo, infatti, per noi rappresenta un valore e ci teniamo a difenderlo.

Il contesto storico in cui ci troviamo è indiscutibilmente difficile, il sistema democratico è continuamente messo alla prova dagli effetti di una retorica politica sempre più populista ed estremista. Noi ci sentiamo chiamati in causa, per questo pensiamo sia necessario non chiudere un occhio ma tenerli ben aperti e vigili su ciò che ci circonda e sui segnali che provengono da chi ancora oggi non condivide, con la società civile, il valore del far tesoro degli sbagli del passato.

Ecco perché segnaliamo ancora una volta i messaggi assolutamente negativi che il Vicesindaco della comunità di Cesinali, la nostra comunità, veicola attraverso i propri canali social. L’utilizzo dei social, per quanto personale possa intendersi, è specchio dello spessore umano e politico di una persona che ha un ruolo istituzionale. Sono decine i contenuti postati dal Vicesindaco che esprimono anche calorosamente il proprio sostegno o consenso nei confronti di quanto più antidemocratico sia esistito nel nostro Paese. Frasi inneggianti il fascismo ed in generale la dittatura più vergognosa che ha caratterizzato un periodo storico lontano quasi un secolo, non vorremmo più leggerle e soprattutto vorremmo che queste mentalità rimanessero ben distanti dalla cosa pubblica.

Contenuti che spesso ci vengono segnalati anche da concittadini e che restituiscono un’immagine di una amministrazione comunale certamente poco attenta, troppo spesso distratta, su quali siano le priorità del nostro territorio. Ancora una volta, quindi, non si parla di presente e futuro ma di passato. Un passato incautamente onorato e da tempo posto all’attenzione da parte del Vicesindaco che riteniamo comunque essere libero di perpetrare il suo atteggiamento rigettante le più basilari nozioni storiche e politiche, ma lontano dai luoghi dell’amministrazione pubblica.

Mussolini, il Duce tanto onorato dal Vicesindaco, ha privato libertà oggi date anche troppo per scontate: libertà di voto, di associazione, di sciopero e di opinione. Eseguiva condanne a morte anche nei confronti di oppositori politici ed è stato il principale responsabile di centinaia di migliaia di morti. La Repubblica italiana ed il suo corpo di leggi inquadra precisamente l’apologia del fascismo come un grave reato previsto dalla legge del 20 Giugno 1952 numero 645, anche nota come Legge Scelba, che prevede reclusione da 6 mesi a 2 anni oltre che una sanzione pecuniaria. L’obiettivo della legge è punire “chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.

All’amministrazione comunale tutta rivolgiamo l’invito a prendere chiaramente le distanze dalle ideologie che ispirano il nostro Vicesindaco ed inoltre chiediamo che si doti di un canale di comunicazione ufficiale ed univoco, in modo da poter tenere la cittadinanza informata delle questioni comunali senza dover fare uno slalom tra una effige ed un busto di un dittatore, per esempio.

Richiamato già una volta, invitiamo quindi il Vicesindaco a rivedere le proprie posizioni e fare un passo indietro rispetto il suo incarico, rassegnando le dimissioni. Non vogliamo essere rappresentati da chi ignora volutamente la storia, non è ciò di cui abbiamo bisogno. Stiamo combattendo anche contro lo spopolamento che vede la nostra Irpinia perdere letteralmente pezzi ogni giorno, non possiamo permetterci di perdere anche la dignità difronte a queste mancanze così gravi da parte di chi è chiamato ad amministrare.

Questa terra, la Valle del Sabato, ha bisogno di ben altro”.

A questo comunicato sono seguite alcune dichiarazioni di esponenti e gruppi venuti a conoscenza del fatto:

– ROBERTO MONTEFUSCO (Sinistra italiana): Grazie alle segnalazioni dei gruppi di opposizione e di cittadini di Cesinali sono stati denunciati i reiterati comportamenti del vicesindaco Pasquale De Vito che sui social si rende responsabile di una chiara apologia di fascismo. Tutto ciò, oltre che essere sanzionato dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica, e’ ancora più grave quando giunge da chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni ed una comunità, per cui dovrebbe essere sacro il rispetto dei valori costituzionali, incompatibili con la volgare esaltazione del fascismo e dei suoi simboli. E’ evidente che De Vito debba dimettersi immediatamente,  e mi auguro che il Sindaco e la maggioranza abbiano la sensibilità democratica minima per capire che Cesinali non merita questo scempio e l’ indecenza di queste esternazioni. Non e’ possibile minimizzare, ignorare, sottovalutare queste parole e questi slogan, e chi lo fa si assume una responsabilità gravissima.

– FRANCESCO IANDOLO (Cons. Comun. di Avellino – Avellino prende parte): Viviamo in tempi difficili di perdita di valori e di frammentarietà. Oggi più che mai l’esempio e la testimonianza delle persone impegnate in politica serve per orientare le comunità al bene comune. Ciò che ostenta il vicesindaco di Cesinali sui social è grave perché l’apologia del fascismo è contro la costituzione della nostra repubblica nata dalla Resistenza al fascismo. Ci chiediamo con che spirito si può amministrare una comunità con questi modelli di riferimento? Serve una presa di posizione netta delle istituzioni per arginare questo preoccupante fenomeno.

Non è mancato anche l’intervento del gruppo “Più Europa Avellino“, rappresentato da Giovanni Frulio, Consigliere comunale di Cesinali; Bruno Gambardella, Presidente +Europa Avellino, Portavoce +Europa Campania e Alfonso Maria Gallo, Coordinatore +Europa Avellino:

Abbiamo seguito con crescente sconcerto le “esternazioni” mussoliniane del vicesindaco di Cesinali, un’escalation di cui Pasquale De Vito dovrebbe vergognarsi senza alcun invito da parte nostra.
 
Considerato che il pudore non è certamente virtù di cui i fascisti possano fregiarsi, chiediamo al sindaco di prendere le distanze da un rappresentante che non infanga solo l’amministrazione cittadina, ma l’intera comunità di Cesinali. La storia insegna che chi minimizza, nasconde e sottovaluta diventa complice della violenza, anche se per ora solo verbale, degli antidemocratici. Noi – in ogni caso – non resteremo silenti”. 

 

Ma la reazioni non si fermano qui, visto che anche Rifondazione Comunista federazione Irpina ha voluto far sentire la propria voce.

Il vicesindaco di Cesinali, tal Pasquale De Vito pubblicamente esalta il duce e il fascismo! Bene hanno fatto i rappresentanti del gruppo di minoranza “Giovani per la Valle del Sabato” e numerosi cittadini a denunciare. Siamo di fronte ad una evidente apologia di fascismo , reato d’opinione grave , immorale e anticostituzionale. che, assume sembianze inaccettabili poiche’ reiterato da un esponente istituzionale. Da sempre come Rifondazione Comunista denunciamo che le forze di destra, in modo particolare fli e lega,convivendo con organizzazioni neofasciste e diffondendo messaggi razzisti e xenofobi stanno contribuendo a farci ripombiare in una stagione d’odio e di intolleranza, quindi invitiamo le donne e gli uomini liberi e antifascisti a reagire con ferma determinazione sostenendo tutte le iniziative che i giovani di Cesinali vorranno intraprendere. Investire mo il Prefetto di Avellino ed eventualmente la procura della repubblica affinche’ l’autore si DIMETTA immediatamente dal ruolo che in degnamente ricopre e risponda delle palesi violazioni dei principi costituzionali.