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Benevento – L’Accademia di Santa Sofia  ha presentato la sua nuova stagione concertistica questo pomeriggio a Palazzo Paolo V. Un cartellone ricco di temi quello che dal 2010 l’Orchestra da Camera svolge con un’intensa attività concertistica basata su una programmazione triennale che rappresenta un unicum.

In un periodo in cui la società vive una situazione di precarietà cerchiamo di andare contro corrente, sopratutto in un campo in cui la precarietà è veramente nociva: quello artistico”. Così Filippo Zigante, direttore artistico dell’Accademia di Santa Sofia spiega tale scelta: “Dà la possibilità di svolgere un’attività a lungo termine, proiettata nel futuro e ha in sé la possibilità di una crescita artistica”. Una formazione di eccellenza, composta da musicisti selezionati sul territorio nazionale, membri delle più prestigiose orchestre, affiancati nel contempo da giovani talenti emergenti apprezzati sui vari palcoscenici. Il programma sarà di qualità, coniugando un cartellone raffinato e ricercato.
Ogni concerto a partire da sabato 19 gennaio sarà dedicato a un’associazione del territorio. Il presidente onorario, Giovanni Cardona Albini ha voluto sottolineare: “Sono stati anni di impegno e la qualità della nostra Orchestra oggi è riconosciuta anche fuori regione”.
L’ensemble è composto da: Marco Serino-Concert Master; Alina Maria Taslavan, Emanuele Procaccini, Francesco Norelli, Francesco Solombrino, Alessia Avagliano, Alfredo Pirone Valentina Del Re Antonio Mastroianni, Leonardo Spinedi : Gianluca Giganti; contrabbasso: Gianluigi Pennino.

Ed ecco gli appuntamenti in programma che si terranno tutti presso la Basilica di San Bartolomeo in piazza Federico Torre: sabato 19 gennaio 2019 ‘I valzer della famiglia Strauss “, si proseguirà con sabato 16 febbraio “I Monumenti della musica”, i concerti brandeburghesi, le sinfonie giovanili di Mendelssohn. Continuando con sabato 16 marzo 2019 L’altro Volto della musica, sabato 13 aprile 2010 con Grandi Pagine strumentali e il 4 maggio Operisti senza scena Filippo Zigante, direttore artistico dell’Accademia: “Ci auguriamo che i concerti possano essere apprezzati dal nostro pubblico. Abbiamo dato una tematica ad ogni appuntamento in programma, per affrontare, di volta in volta, un momento ben definito della storia della musica”. Infine ha aggiunto: “Si  tratta di un’operazione culturale a tutto tondo dell’offerta posta in essere. Non è una novità, ma piuttosto una conservazione di una tradizione. Bisogna comprendere i contenuti dell’offerta culturale con i suoi temi diversi”.