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Foglianise – (Bn) – “Basta, siamo stanchi e vogliamo ritirare la squadra dal campionato”. Parole e musica della società Antonio Tedino . Il sodalizio di Foglianise lamenta una direzione di gara più che discutibile contro il Sant’Angelo a Cupolo e minaccia adesso seri provvedimenti. Tutta la dirigenza del Tedino è arrabbiata per quella che viene definita una pessima direzione arbitrale che va a sommarsi ad altri precedenti episodi sfavorevoli alla compagine allenata da Manuel Cerulo.

“Protagonista dell’ incontro di ieri tra l’Antonio Tedino e il Sant’Angelo a Cupolo, sul campo sportivo di Foglianise, non sono state le due compagini o qualche giocatore in particolare, né il numeroso pubblico presente sugli spalti. Protagonista è stato ancora una volta il direttore di gara. Ha diretto una partita a senso unico, favorendo gli ospiti dall’inizio alla fine. I suoi ripetuti errori hanno creato sconcerto tra la panchina di casa e tra gli stessi tifosi. Ci sentiamo derubati in quanto la partita era a favore nostro, stavamo dominando e avevamo anche segnato il 2 a 1 che purtroppo non è stato convalidato. La palla era dentro più di un metro ma non ci è stata concessa la marcatura. Tutti hanno visto, addirittura gli avversari si sono fermati convinti di aver preso gol. Il direttore di gara, invece, ha fatto continuare l’azione non decretando la rete e sul contropiede successivo il Sant’Angelo ha segnato. Di fronte a quest’ulteriore oltraggio al buon senso e allo sport abbiamo avuto sentore di malafede”, racconta Fernando Tedino, a nome di tutta la società di Foglianise, il cui pensiero è comune e condiviso.

Dopo la gara abbiamo scoperto che il direttore di gara era di Sant’Angelo a Cupolo. E’ una vergogna nazionale e la colpa è tutta dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri). Sono loro che hanno mandato un ragazzo di Sant’Angelo a Cupolo ad arbitrare la squadra del proprio paese. L’arbitro ha le sue colpe ma i responsabili numero uno sono gli enti che permettono queste cose. Stare zitti è impossibile, non si possono subire questi torti e tacere. Chiediamo di rigiocare la partita con un arbitro non di parte, se questo non succederà ritireremo la squadra dal campionato e non ci presenteremo domenica prossima a Paolisi“.

Una decisione forte, insomma, quella che sono pronti a prendere i dirigenti dell’Antonio Tedino: “Stiamo pensando di ritirare la squadra e l’anno prossimo se sarà possibile ci iscriveremo alla sezione di Avellino, molto più organizzata di quella sannita. La Federazione non capisce che per portare avanti un campionato di Terza Categoria facciamo enormi sacrifici, la società che si espone economicamente ma anche i ragazzi e tutto lo staff tecnico fanno sforzi immani. Qui si sacrificano ore alle famiglie e al lavoro solo per amore del calcio, per amore di questa maglia e di un nome importante per tutti noi. Non possiamo essere mortificati e umiliati in questa maniera, ci sentiamo presi in giro e non meritiamo questo. Siamo persone serie, rispettiamo tutti ma vogliamo e pretendiamo altrettanto rispetto. Abbiamo le prove di questo scempio e se ci chiederanno maggiori dettagli presenteremo tutti i documenti a disposizione”.