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Benevento – Nella Giornata della memoria delle vittime innocenti della mafia, mentre a Napoli l’Associazione Libera svolgeva la sua manifestazione regionale, a Benevento le Scuole e le Acli rendevano onore ai caduti di questa battaglia.

Sono 1.058 le vittime della mafia e i loro nomi non debbono essere dimenticati. Per questa ragione gli stessi nomi delle vittime sono stati scanditi nelle manifestazioni cittadine, così come in tutta Italia.

Filiberto Parente dell’Acli regionale e Danilo Parente della Segreteria provinciale hanno declamato, insieme ai giovani volontari dell’associazione, questo lungo, dolente elenco di morte, in un’atmosfera tesa e grave, acuita dal fatto che in questo stesso momento, a poche migliaia di chilometri di distanza nell’est d’Europa, uomini, donne e bambini vengono travolti dalla violenza e dall’odio della guerra.

E proprio questa duplice, terribile coincidenza ha reso la ricorrenza odierna, che da oltre due decenni impegna la coscienza civile di un Paese, ancora più amara e buia.

Filiberto Parente ha sottolineato: “Senza giustizia sociale non c’è legalità. Bisogna marciare per la pace, ma occorre effettuare un ricordo sistemico rispetto a questi capitali sociali  umani che hanno dato la propria vita per la comunità. Bisogna stare dalla parte della giustizia”.

Il presidente provinciale dell’Acli Danilo Parente ha aggiunto: “Questo  giorno assume un valore particolare rispetto ai giorni che stiamo vivendo, considerando i momenti drammatici in Ucraina”.

Proprio sulla solidarietà al popolo ucraino, Parente ha spiegato che  la reazione del Sannio rispetto a questa tragedia è stata positiva: “Abbiamo allestito due punti di raccolta: uno in sede e uno alla farmacia Fatebenefratelli, affinché arrivasse con forza un aiuto al popolo ucraino. Abbiamo portato alla Croce Rossa farmaci e altri tipi di aiuto alla popolazione. Poi bisognerà pensare all’accoglienza di queste persone, in maniera tale che la loro dignità venga preservata“.