- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Anche gli amori più intensi, a volte, sono destinati a concludersi. Nel calcio, poi, gli addii sono diventati frequenti e all’ordine del giorno. Tutto passa ma ciò che è stato resta. Sentimenti forti come quelli che hanno legato il Rione Libertà e Aldo Vessichelli. Dopo cinque anni insieme, a battagliare sui campi della provincia, è giunto il momento di separarsi. Non si sa cosa riserverà il futuro al sodalizio del presidente Bruno Formato, mentre appare certo che il centrocampista proseguirà altrove la sua esperienza da calciatore.

Ho fatto tanti sacrifici per questa maglia, la sento mia come una seconda pelle“, inizia così il saluto di Vessichelli, “ho avuto modo di conoscere persone speciali come il presidente Formato e il dirigente Giameo. Hanno portato avanti la società in tempi non semplici, rimettendoci anche a livello personale ed è giusto che il mio primo pensiero vada a loro. Sono stato sempre trattato come un figlio e nonostante abbia preso la decisione di andare via resterò sempre un tifoso del Rione Libertà. Non dimentico, naturalmente, mister Pinto e Antonio De Cristofaro, rispettivamente un grande allenatore e un grande direttore sportivo. Da quando sono arrivati loro la musica è cambiata, ci siamo divertiti e abbiamo vinto”.

Emozioni da chiudere in valigia e custodire gelosamente. “E’ stato un biennio bellissimo, mi porterà dentro soprattutto la vittoria nel derby di play off. Pinto è una persona eccezionale, ce ne sono poche in giro con la stessa umiltà e con lo stesso spirito di sacrificio. La promozione in Prima Categoria è merito suo, ci ha sempre tenuti tranquilli specie nei momenti di difficoltà e non potrò mai dimenticare le sue parole prima di affrontare l’Atletico Benevento. Ci guardò in faccia e ci disse: “Vi vedo troppo carichi, questa finale la vinciamo” e così fu“.

In mezzo a tanti pensieri piacevoli, però, ce ne sono anche alcuni dal sapore amaro. “Quando venni espulso durante quella ormai famosa finale mi crollò il mondo addosso. Anche senza di me in campo, i miei compagni riuscirono ugualmente a vincere, dimostrando l’importanza e la compattezza del nostro gruppo“, prosegue Vessichelli, “ci siamo approcciati a un campionato nuovo come quello di Prima Categoria con entusiasmo, diventando una sorta di macchina da guerra. Peccato per il black out accusato nel girone di ritorno, ancora oggi non riusciamo a spiegarci cosa sia successo. Abbiamo chiuso la stagione a soli sei punti dai play off e soprattutto ci siamo divertiti“.

Inevitabile, allora, arriva il tempo dei bilanci e di un addio annunciato. “Ho segnato cinque gol e per un centrocampista si tratta di un bottino niente male. Posso ritenermi soddisfatto, ho sempre lottato fino all’ultimo secondo di ogni partita, tutti mi conoscono e sanno che persona sono in campo. Quando gioco non ho amici, ci sono solo gli avversari e spesso la foga mi porta a eccedere. Ho deciso di lasciare il Rione Libertà perché non ho più stimoli, è giunto il tempo di misurarsi con una nuova avventura. Cerco un progetto importante, dove poter giocare al fianco di amici per vincere. Vorrei trovare una società seria come quella del Rione Libertà che mi consenta di divertirmi“. Perché infondo il Rione continuerà sempre a far parte di Vessichelli.