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Benevento – L’ultima volta che il Benevento mise piede al “Cino e Lillo Del Duca” era il 6 maggio 2017, terzultima giornata di un campionato che si sarebbe concluso in gloria per i giallorossi. Quel giorno, la formazione di Marco Baroni si fece raggiungere all’ultimo istante dai bianconeri. Nonostante l’inferiorità numerica, dovuta all’espulsione di Lopez, la Strega passò in vantaggio con Ceravolo, subendo la beffa allo scadere a causa di una sfortunata autorete di Eramo. Sulla panchina del Picchio sedeva Alfredo Aglietti, l’ex attaccante del Napoli strappò due punti ai sanniti in quel campionato, pareggiando sia all’andata (0-0) che al ritorno (1-1). 

Sabato sarà una sfida delicata. Il Benevento arriva da tre sconfitte consecutive, mentre l’Ascoli nel recupero ha subito sette reti dal Lecce. Mi aspetto una partita tesa e nervosa, si affronteranno due squadre bisognose di punti per raggiungere i rispettivi obiettivi. Se i giallorossi ambiscono alla serie A, i bianconeri dovranno evitare di essere risucchiati nella zona calda“, analizza il tecnico di San Giovanni Valdarno ai microfoni di Anteprima24, “probabilmente sarà una gara bloccata, non bella e che potrebbe essere decisa dal classico episodio, una situazione da palla da fermo. Non prevedo una gara bellissima ma nel calcio tutto può succedere, basta un episodio all’inizio per far mutare il copione“.

Due squadre che stanno vivendo momenti particolari. Il Benevento ha sfruttato la sosta per smaltire scorie e tossine delle ultime tre sconfitte. L’Ascoli, invece, non si è fermato e, nel recupero del “Via del Mare“, ha incassato una pesante sconfitta che ha indotto la società a ordinare il ritiro a Roma. “Ascoli è una piazza esigente, molto dipenderà dalla reazione dei tifosi. Se lo stadio deciderà di sostenere la squadra, allora la spinta dei tifosi potrebbe infondere fiducia e coraggio nei bianconeri. Viceversa, se alle prime difficoltà dovessero sollevarsi dei fischi e l’ambiente diventare ostile, tutto si farebbe più complicato e la palla inizierebbe a pesare. L’Ascoli, comunque, ha sempre reagito dopo una brutta prestazione, tanto è vero che non ha mai perso due partite di fila” (in realtà è capitato con Perugia e Salernitana ma, nel mezzo, ci sarebbe stata la gara poi rinviata di Lecce, ndr).

Discorso diverso per il Benevento che di sconfitte ne ha rimediate tre in questo “pazzo” mese di marzo. “I giallorossi sono ancora in tempo“, prosegue Aglietti, “mi aspettavo una squadra in lotta per i primi posti, perché a livello di organico considero il Benevento una delle tre squadre più forti del campionato insieme a Palermo e Verona. Adesso è attardata e pesa sicuramente l’andamento dell’ultimo periodo. Le partite rimaste sono poche, un ennesimo passo falso potrebbe costare la promozione diretta e il doversi giocare le proprie chance ai play off. Nelle corde del Benevento, comunque, c’è la possibilità di realizzare un filotto“.

Nulla è dunque perduto. La classifica vede la Strega in sesta posizione ma per Aglietti i giochi sono ancora aperti: “Non credo che il Brescia possa già considerarsi in serie A. Il Lecce è la vera sorpresa di questo campionato e potrebbe inserirsi nella lotta per i primi due posti. Sono una neo promossa ma hanno mostrato ottime cose e giocano un bel calcio. Mi sarei invece aspettato qualcosa in più da Crotone e Cremonese. I calabresi scendevano dalla A, mentre i lombardi, considerando la rosa allestita, avrebbero potuto aspirare a un piazzamento nei play off“.