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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero in riferimento alla nomina di Carmine Agostinelli alla guida della Samte.
 
“La notizia di Carmine Agostinelli alla guida della Samte può essere accolta unicamente con un sincero in bocca al lupo, non fosse altro per il fatto che i suo tre predecessori si sono tutti dimessi dall’incarico denunciando una situazione di totale ingovernabilità del ciclo dei rifiuti. La gestione del post mortem delle discariche provinciali, l’incendio allo Stir di Casalduni con il dramma di circa cinquanta cassintegrati, il mancato avvio dell’Ato rifiuti in attesa delle elezioni di Casalduni, l’insolvenza di tante amministrazioni che si rifiutano di pagare quanto dovuto, iniziando proprio da quella del capoluogo di Provincia, e per concludere una tariffa di conferimento che ad oggi nessuno ha il coraggio di deliberare chiaramente, rappresentano elementi di un quadro in cui non si intravedono i migliori auspici per una gestione efficiente del ciclo dei rifiuti.
A Di Maria sarebbe stata certamente più utile una nomina nel segno della discontinuità e dell’esperienza, proprio quella che la figura, e il curriculum, di Raphael Rossi avrebbero certamente garantito. La nomina dell’amministratore piemontese della Fornia Rifiuti Zero, scelto anche per la gestione del ciclo dei rifiuti garantito dall’Ama, la municipalizzata capitolina del settore, sarebbe stata accolta certamente con maggiore interesse in prospettiva di un settembre che si preannuncia terribile per i contribuenti se non si troveranno soluzione per garantire alla Samte un ulteriore introito di circa 4 milioni di euro, e che la determinazione dell’attuale tariffa non può sicuramente garantire. Si è optato invece per un sindaco rappresentante dell’ennesimo Comune insolvente nei confronti di Samte, considerato che San Bartolomeo in Galdo deve alla società provinciale quasi 150.000 euro e per cui è già in essere un Decreto Ingiuntivo Esecutivo (n° 1426/2018), analogamente al Comune di Santa Croce il cui Sindaco, nonché Presidente della Provincia, ha nominato Amministratore della Samte proprio un collega altrettanto moroso come lui. Ma la storia della morosità dei Comuni è lunga e si incrocia con quella degli accertamenti effettuati dal dott.re Franco Nardone che della battaglia per incassare la Tefa dalle Amministrazioni  ha fatto una vera e propria bandiera, evento che certamente ha influito nella scelta di un nuovo management per la guida della Rocca, ed alla cui decisione si è giunti anche attraverso il voto di un consiglio provinciale in cui la quasi totalità dei rappresentanti appartiene a Comuni morosi. La vicenda dei rifiuti avrà, nei prossimi mesi, certamente risvolti negativi sui bilanci e sulle tasche dei cittadini, che un management ed un’istituzione provinciale che risultano entrambe morose nei confronti della Provincia stessa, certamente rappresentano il modo peggiore per affrontare questa emergenza, o quello migliore per far fallire la Samte”.