- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Pietrelcina (Bn) – Sono stati premiati nel corso di una manifestazione a Pietrelcina i sette vincitori della prima edizione del concorso fotografico “Le aree interne della Campania: tesori da valorizzare“, iniziativa organizzata dall’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Benevento e patrocinata dalle associazioni ambientaliste WWF, FAI, Legambiente e Lipu. Si tratta dei quattro agronomi per la sezione Professionisti Luana Circelli, Maria Vittoria Ceniccola, Giacomo Pucillo e Giuseppe Viola; i tre vincitori per la sezione Comunità sono Mario Monaco, Camillo Campolongo e Luigi Rotondo.

La premiazione, sottolineano i promotori, è stata anche l’occasione per celebrare, con una Santa Messa officiata da padre Fortunato Grottola, la prima giornata del dottore agronomo e del dottore forestale sannita. Alla giornata di premiazione ha partecipato anche la vicepresidente Conaf dott. agr. Marcella Cipriani oltre a Camillo Campolongo del WWF e a Marcello Stefanucci della Lipu.

Il concorso ha riscosso un importante successo sia tra i professionisti iscritti all’Ordine che nell’ambito della collettività – ha detto Walter Nardone, presidente dell’Ordine – e aveva come scopo far conoscere i territori, le attività, le bellezze paesaggistiche, le eccellenze produttive, ma anche il lavoro dei dottori agronomi e forestali. Oggi, ma ancor di più domani, le sfide imposte all’umanità dai cambiamenti climatici, dalla difesa e cura dell’ambiente e del paesaggio, dall’ottenimento di produzioni agroalimentari sane e certificate, dalla progettazione e cura del verde in tutti gli ambiti, richiedono una base di conoscenze e competenze che solo un dottore agronomo può assicurare. Le aree interne della Campania e dell’intera Italia – ha aggiunto Nardonesono a rischio di spopolamento a causa di diversi fattori: infrastrutturali, economici, di innalzamento dell’età anagrafica degli abitanti. Per evitare ciò è necessario che i territori vengano conosciuti e valorizzati. Le bellezze naturalistiche e paesaggistiche della nostra penisola, grazie allo sforzo di tutti, vanno preservate. Le politiche comunitarie, l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, il Piano strategico nazionale, vanno nella direzione di una maggiore attenzione all’ambiente, ma questo non deve semplicemente portare all’enunciazione di principi ormai riconosciuti da tutti, ma trasformarsi in azioni concrete che i professionisti devono mettere in atto nella progettazione dei sistemi agricoli e degli edifici, nella pianificazione dei territori e delle attività umane“.