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Benevento – Dalle sue tre presenze in giallorosso sono ormai trascorsi undici lunghi anni. Era poco più che maggiorenne, Alessio Viola, quando si trasferì nel Sannio dalla Reggina per provare a lanciarsi tra i professionisti dopo i fuochi d’artificio nel campionato Primavera. Non trovò spazio, riuscì a mettere insieme soltanto 101 minuti tra il 5 settembre e il 17 ottobre 2010 alla corte di Agatino Cuttone. Troppa concorrenza in quel reparto offensivo per poter emergere e garantirsi una certa continuità. Complesso scalare le gerarchie sgomitando tra i vari Bueno, Pintori, Clemente ed Evacuo. 

A gennaio tornò alla Reggina in serie B, dove paradossalmente quello spazio lo trovò mostrando anche un discreto feeling con il gol. Questione di ambientamento, che per un giovane non può considerarsi una banalità. In varie parentesi a Reggio ha messo insieme oltre 104 presenze, le ultime nel 2019. Ora milita in serie D al San Luca, club della provincia di Reggio Calabria inserito nel girone I.

In giallorosso, in compenso, ha trovato poi fortuna suo fratello Nicolas, grande protagonista negli ultimi anni in giallorosso. E’ anche di lui che Alessio ha parlato ai microfoni di Anteprima24. Era inevitabile che si toccasse l’argomento, uno dei temi caldi in città alla luce del rendimento dell’attuale centrocampo sannita. 

Alessio, tanto per cominciare facciamo un passo indietro. Cosa ricordi della tua esperienza nel Sannio?
“E’ passato tanto tempo, avevo 19 anni ed era molto complicato giocare in una squadra piena di attaccanti esperti. La società puntava alla promozione in serie B, capii subito che avrei trovato poco spazio ma conservo comunque degli ottimi ricordi. Poi Benevento ho avuto modo di rivederla spesso in questi anni e l’ho trovata cambiata in positivo rispetto ad allora. I successi del calcio hanno fatto da traino, la società è ambiziosa e solida e credo faccia bene ad ambire a un ritorno in serie A”. 

Il periodo non è dei migliori però. Tre sconfitte consecutive hanno allontanato i giallorossi persino dalla zona play off. E sabato arriva la tua Reggina…
“Credo che il Benevento abbia le carte in regola per risalire, ma ha un vitale bisogno di tornare a fare punti immediatamente. E nel prossimo turno se la vedrà con un avversario per nulla facile, duro da affrontare e molto esperto. La squadra di Aglietti sta facendo molto bene nonostante l’ultimo ko con la Cremonese. Ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque grazie a giocatori di categoria e dall’indiscusso valore”.  

Vedi anche gli amaranto in lizza per la serie A?
“Vivo quotidianamente l’ambiente, riesco a percepire l’entusiasmo dei tifosi. Sul piano tecnico e societario non ho dubbi sugli obiettivi della dirigenza. Due anni fa giocavo nella Reggina quando subentrò il presidente Gallo. Disse senza mezzi termini che il suo sogno era riportare la Reggina in alto e lo sta facendo. E la piazza merita di tornare ai fasti del passato, c’era bisogno di una svolta anche sul piano dell’entusiasmo”. 

E’ possibile che il Benevento stia invece patendo gli addii di giocatori come Schiattarella, Hetemaj, ora proprio a Reggio Calabria, e tuo fratello?
“Sicuramente pesano queste partenze, tuttavia a una squadra che cambia tanto va riservata pazienza, soprattutto quando si parla di centrocampo. Un momento di calo ci può stare considerando i giocatori che sono andati via, ma ho fiducia nel fatto che il Benevento possa tornare ai vertici della classifica perché la qualità c’è”.

Manca però quella di Nicolas, faro del Benevento degli ultimi anni…
“Sarei stato felice di una sua permanenza a Benevento, vedevo in lui la felicità di essere lì, di essere protagonista con quella maglia. Obiettivamente meritava ancora un’opportunità in serie A, considerando anche l’età, ma credo che in lui ci fosse la voglia di rimanere a Benevento. Non so perché non ci sia stato il rinnovo”. 

Te la senti di fare un pronostico per sabato?
“Sono un tifoso della Reggina quindi mi auguro sempre che vinca, ma questa è una gara particolare. Nicolas a Benevento è stato davvero tanto bene e io nel mio piccolo posso considerarmi un ex. Ho vissuto il grande clima respirato a Benevento negli ultimi anni e mi sono sentito coinvolto dall’ambiente gioioso. Vada per un pareggio”.