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Benevento – “Il mio obiettivo era portare un contributo alla scienza e spero di esserci riuscito, ma sopratutto spero che possa essere d’aiuto a livello medico”. Sono le parole di Gianni D’Angelo, originario di Benevento ma residente a San Nicola Manfredi, docente del dipartimento di informatica dell’Università di Salerno, che insieme al collega Francesco Palmieri è riuscito a mettere a punto due algoritmi in grado di identificare la porzione della sequenza genetica del nuovo coronavirus. Si tratta di un sistema molto selettivo nel riconoscimento di Sars-CoV-2, come ha spiegato l’informatico sannita ad Anteprima24, e “potrebbe essere fortemente di aiuto a chi sviluppa antivirali o vaccini perché ha la possibilità di individuare in maniera univoca il virus”. 

“Ho iniziato questo studio su alcuni algoritmi a gennaio scorso, insieme a Francesco Palmieri. Quando ho iniziato la ricerca non sapevo a cosa potesse portarmi”. Il sistema è stato testato per analizzare 5000 genomi di Sars-CoV-2 provenienti da tutto il mondo: “il nostro è un risultato informatico, – ha detto D’Angelo –  si tratta di tecniche algoritmiche, in particolare due algoritmi che sono stati addestrati su un centinaio di genomi. Successivamente il sistema è stato testato per analizzare 5000 genomi. Il risultato infine – ha concluso – ha mostrato che il sistema era compatibile per riconoscere il coronavirus sui genomi considerati”. 

Soddisfatto il sindaco di San Nicola Manfredi Fernando Errico, che ha “ringraziato già in maniera privata il docente D’Angelo. Mi onoro di essere anche suo amico, sta effettuando un lavoro importante che in maniera caparbia ha attuato in una banca dati. E’ un vanto per tutto il Sannio per cercare di salvaguardare anche la salute dei cittadini. Il primo cittadino si dice pronto a dargli “un attestato di benemerenza, da parte dell’intera amministrazione di San Nicola Manfredi”.