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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Luigi Barone – presidente del Consorzio Asi di Benevento e consigliere Ficei con delega a Sud e Zes – sulla sicurezza dell’agglomerato industriale e sulle azioni ‘post alluvione 2015’.

Cinque anni sono un tempo sufficiente per metabolizzare anche una complessa esperienza come quella dell’alluvione 2015 che devastò il Sannio e squassò la produzione all’interno delle aziende del Consorzio Asi di Ponte Valentino.

Quell’esperienza emergenziale e la successiva ricostruzione hanno insegnato tanto alle imprese sannite così duramente messe alla prova dall’ondata di fango che le travolse. Con capacità, professionalità e caparbietà hanno ripreso le attività, riguadagnando la necessaria serenità anche grazie alla sinergia istituzionale.

Ora però, dopo cinque anni da quell’evento, si sente il bisogno di non far cadere nel dimenticatoio quei giorni di così grande emergenza e quel successivo periodo di ricostruzione.

Per questo proporrò al Comitato Direttivo l’approvazione di un progetto che vada a istituire una sorta di ‘museo del fango’ che racconti il quindici ottobre e i giorni, mesi e anni a seguire. Un luogo che sia in continuo divenire, dove si possa parlare di industria, emergenza e sicurezza, ma anche mutamento climatico e dissesto idrogeologico.

Contemporaneamente come Asi continueremo a lavorare per migliorare la sicurezza dell’area intervenendo anche sul dissesto idrogeologico. In particolare stiamo portando avanti con l’Università del Sannio un progetto di risanamento ambientale che interesserà anche la sicurezza idrogeologica dell’agglomerato e per il quale attendiamo soltanto il decreto di finanziamento della Regione, stiamo interloquendo con la Provincia e il presidente Di Maria per la pulizia dei fiumi e per il recupero e la messa in sicurezza degli alvei.

Al presidente De Luca, nella recente visita all’Asi, abbiamo chiesto, con le aziende, un contributo straordinario per la messa in sicurezza dell’area e siamo convinti che l’impegno del Governatore sarà mantenuto.

Accanto alla memoria e alla metabolizzazione di quel momento storico continuiamo dunque ad affiancare riflessione e azioni concrete”.