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Apice (Bn) – La Provincia ha riconsegnato alle ore 12.00 ai cittadini di Apice, Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte il ponte Ufita sulla strada provinciale 34.

A 5 anni e tre mesi dal terribile alluvione che spazzò via, tra l’altro, anche le rive dell’Ufita insieme al ponte che le scavalcava in prossimità della frazione Iscalonga di Apice è stata ultimata la ricostruzione del ponte e così è stato riaperto al traffico veicolare con la benedizione dell’Arcivescovo Metropolita mons. Felice Accrocca l’importante infrastruttura sul corso d’acqua che oggi scorreva impetuoso a causa delle intense piogge delle ultime ore.

Finito l’incubo per gli abitanti della frazione di Iscalonga di Apice, nei pressi della Stazione Ferroviaria di Apice Scalo-Sant’Arcangelo Trimonte, e dei Comuni viciniori che hanno dovuto servirsi di una pista alternativa un po’ con il cuore in gola perché la stessa si trova proprio sul fiume.

La riapertura è tuttavia ancora parziale e limitata solo ai mezzi leggeri perché il nuovo ponte potrà essere attraversato dai mezzi superiori a 35 quintali e con velocità superiore a 30 Km/h solo entro la fine di questo mese di gennaio a causa degli attestati tecnici finali che richiedono appunto una ventina di giorni.

Questa mattina l’inaugurazione con la presenza di mons. Felice Accrocca, il presidente della Provincia Di Maria, i sindaci di Paduli Domenico Vessichelli di Sant’Arcangelo Rocco Rossetti. Vistosa, seppur prevista, l’assenza del primo cittadino di Apice Angelo Pepe in aperto contrasto con l’ente Provincia. Presenti numerosi cittadini dei diversi Comuni interessati, nonché il titolare, Enzo Rillo, e le maestranze della Ditta esecutrice dei lavori, la Car.

Taglio del nastro e la benedizione questa mattina per il nuovo ponte che, come è stato sottolineato più volte dallo stesso Arcivescovo ha anche un valore simbolico perché serve a riunire le comunità, concetto che in questi tempi di distanziamento sociale, ha detto l’Arcivescovo, deve essere sempre riaffermato. Il sindaco di Paduli, Vessichelli,  ha sottolineato: “E’ uno snodo fondamentale per queste tre comunità.  Presto speriamo di avere anche il collegamento con la Fondovalle Ufita. Per le nostre comunità è un’opera fondamentale aspettavamo con ansia quest’opera., Il mio pensiero va ai cittadini che hanno sofferto in questi anni”. Il primo cittadino di Sant’Arcangelo, Rossetti dal canto suo ha ricordato: “C’era un disagio evidente tra i cittadini.  C’era la necessità di farlo. anche per ridare dignità ai cittadini delle tre comunità”. Il presidente  Di Maria ha ricordato come l’opera era stata subito da lui attenzionato subito dopo che aveva preso  la guida dell’ente: “I lavori erano stati consegnati a gennaio 2019 e dopo due anni possiamo riaprirlo. E’ un’opera strategica   e finanziata anche con il supporto del Genio Civile.  Collega diversi comuni. Sono stati i pazienti i cittadini ad aspettare“. Sulle ultime polemiche, Di Maria ha preferito dribblare ma comunque ha lanciato qualche stoccata al grande assente, cioé il Sindaco Pepe: “Rispedisco al mittente le polemiche. Io ricordo che noi dobbiamo tutti insieme lavorare per il nostro territorio, al di là degli schieramenti e delle forze politiche che rappresentiamo. Stiamo dando concretezza e efficacia all’azione amministrativa. Chi fa può sbagliare chi non fa nulla  non sbaglierà mai”.