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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Altrabenevento che ha annunciato di aver presentato un esposto contro il finanziamento per il completamento del cosiddetto ‘Mamozio’ di piazza Duomo. Di seguito il testo: 

“Dopo la recente nota propagandistica di Mastella che ha annunciato di aver risolto il problema del mamozio dinanzi al Duomo, solo AltraBenevento ha chiarito che in realtà l’amministrazione comunale ha ottenuto solo un finanziamento ministeriale di quasi 800 mila euro per progettare i  lavori di completamento del palazzo con la spesa di circa 8 milioni di euro.

Nella domanda di finanziamento – scrive Gabriele Corona, candidato a sostegno di Angelo Moretti con la lista Altra Benevento è possibile – il sindaco assicura che è già stato individuato un operatore privato, non beneventano, che attraverso un project financing, dovrebbe partecipare alla spesa ed in cambio gestire per 30 anni l’edificio per mercato, bar, fast food e ristoranti dinanzi alla facciata medievale della Cattedrale.  

La notizia del misterioso projet financing è stata ripresa da Luigi Diego Perifano che, senza citare la fonte dell’informazione, cioè Altra Benevento, è intervenuto solo per invitare l’amministrazione attuale a non fare altri pasticci, ha assicurato che non vuole criminalizzare gli amministratori passati ed ha proposto un concorso di idee.

Evidentemente Perifano fa finta di non ricordare che per le due costruzioni, quella privata del Consorzio Cepid e quella pubblica, ex museo, sono tuttora in corso contenziosi decennali che coinvolgono anche il condominio adiacente; le autorizzazione edilizie sono scadute; il Consiglio di Stato a novembre del 2019 ha confermato che sono illegittimi gli atti con i quali fu decisa la costruzione del mamozio davanti al Duomo, proposta insistentemente dall’assessore Giuseppe Iadicicco che ritenne necessario “il pieno” al posto della piazza che lui definì “vuoto desolante”.  

Perifano è un avvocato amministrativista e quindi ci aspettavamo che si esprimesse su questa sentenza, magari su consiglio di qualche suo consulente giornalista. Invece, il candidato sindaco di mezzoPD e civici, si limita a proporre un concorso di idee ma non chiarisce di quali idee ha bisogno, a chi le vuole chiedere e con quali indicazioni ?

Insomma dal 1999 vari amministratori pubblici, tra i quali assessori e consiglieri ancora in carica, hanno fatto un disastro e adesso il candidato sindaco della coalizione che si definisce di “Alternativa” invece di presentarsi agli elettori con una proposta, chiede ad altri “idee” perché non vuole scontentare nessuno.  

Altra Benevento partecipa ben volentieri al dibattito pubblico proposto da Pasquale Viespoli e rilanciato da Angelo Moretti, candidato sindaco della coalizione ArCo, per avviare una discussione urgente sul destino di piazza Duomo, a viso aperto, senza criminalizzazioni ma senza difese di ufficio degli errori passati, per trovare soluzioni negli interesse dei cittadini e valorizzare il centro storico.

Ma intanto bisogna evitare altri disastri con le speculazioni degli amici del viandante.  

Per questo motivo l’associazione Altrabenevento ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un esposto per segnalare che è stato concesso un finanziamento per progettare il completamento del mamozio realizzato su suoli privati mai ceduti all’Ente pubblico; il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimi gli atti per la sua costruzione; il project financing proposto dal misterioso privato toscano non è stato mai discusso dal Consiglio Comunale;  gli strumenti urbanistici non consentono di trasformare l’edificio in friggitoria- fast food ai piani bassi e nemmeno ristorante di lusso per pochi privilegiati, sulla terrazza con vista esclusiva sul Duomo, bene comune.

Speriamo che i dodici consiglieri comunali che sostengono la candidatura di Perifano (Farese, Mollica, Sguera, Puzio, Franzese, Di Dio, Delli Carri, Fioretti, Paglia e Varricchio) possano svolgere il loro ruolo anche solamente per chiedere gli atti all’amministrazione e magari firmare per adesione l’esposto di Altrabenevento.