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Molinara (Bn) – Manca meno di un mese alle amministrative del 12 giugno a Molinara. La lista civica Agorà, capeggiata dal sindaco uscente Giuseppe Addabbo e sostenuta dal movimento omonimo e dal Partito Democratico, ha confermato la sua presenza in questa tornata elettorale. Sotto il simbolo della piazza grande Agorà, si presenta ai cittadini una lista con molte conferme, arricchita da alcune new entry che sono, da sempre, sostenitori e anima del movimento nato oltre dieci anni fa.

L’esperienza amministrativa fatta in questi 10 anni, frutto delle vittorie elettorali della lista civica Agorà nel 2012 e nel 2017, sarà la base per il completamento di opere, il raggiungimento di nuovi obiettivi e la continuazione di un percorso di condivisione con la comunità.

L’attività politica ed amministrativa si è fondata e si fonderà sempre su un concetto semplice: la politica come servizio   da assolvere e non come esercizio di potere.

L’obiettivo principale ed assoluto della coalizione è il benessere della comunità di cui si conoscono le caratteristiche, le virtù, le eccellenze, le bellezze ma anche i bisogni, i limiti, le difficoltà e le carenze. Il programma presentato parte da ciò che l’amministrazione targata Agorà ha fatto in questi dieci anni, dalle risorse e dalle opportunità che ha saputo cogliere; ed è per questo che il programma amministrativo è un programma puntuale, preciso, reale e realizzabile.

Ma soprattutto il programma è frutto di riflessioni con i cittadini, è ricco di proposte formulate e condivise da chi Molinara la vive, la ama. È diviso in macroaree programmatiche: area culturale, area ambientale-agricola-energetica, area sociale e area urbanistica.

Sono questi i settori fondamentali per la crescita sociale, economica e culturale di Molinara e su cui già nei due precedenti mandati sono stati raggiunti traguardi notevoli che hanno portato la comunità fortorina a crescere di più e in maniera costante rispetto al resto del territorio.

E un paese cresce quando la comunità non viene lasciata indietro ma si riescono ad unire le frammentazioni e a rendere un paese vivo e umano per chi lo visita e per chi lo vive.