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Sassinoro – “La Procura Antimafia di Salerno accende i riflettori sull’impianto di compostaggio che sta per sorgere nel parco regionale del Matese, in provincia di Benevento: si scrive Sassinoro ma si legge Scafati e Pompei”. La notizia, pubblicata questa mattina, giunge da Punto Agro News (CLICCA QUI per l’articolo completo), uno dei quotidiani online più autorevoli nell’area dell’Agro Nocerino Sarnese.

Dalle pagine del giornale salernitano si legge: “Sono scafatesi trapiantati a Pompei gli imprenditori che stanno costruendo la reggia del compost a Sassinoro, nell’area Pip di una città che conta poco più di 600 abitanti. Un mega impianto di compostaggio, al confine con il Molise, in pieno parco regionale del Matese, a pochissimi metri dal fiume Tammaro e dalla diga di Campolattaro”.

Ad attenzionare l’impianto, riportaPunto Agro News, il pm Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta Sarastra che ha portato allo scioglimento del Comune di Scafati per camorra, che sta continuando ad indagare su quel filo sottile che lega il mondo imprenditoriale dalla Provincia di Salerno e di Napoli con esponenti politici della Regione Campania di Pd e Forza Italia.

La Procura di Salerno allarga così la sua inchiesta. Scrive ancora Punto Agro News: “I nomi sono quelli della società New Vision Srl che ha avuto l’autorizzazione regionale per realizzare l’impianto, nonostante il parere contrario di comuni del comprensorio, Provincia di Benevento e comunità Montana. Ma chi sono gli imprenditori? Si tratta di Rosaria Longobardi (amministratrice unica della società), scafatese doc di nota famiglia di imprenditori, ex delegata nazionale del Pd a Pompei e parte attiva dei dem, suo marito Michele Genovese, neurochirurgo ex candidato sindaco in quota Pdl a Pompei, sua sorella Carmela Longobardi e la nipote, Maddalena Sessa, poco più che 30enne. Lady Longobardi, è madre di Diego Chirico, ex assessore della Giunta di Angelo Pasqualino Aliberti, sciolta per camorra. Fedelissimo dell’ex sindaco ora detenuto ai domiciliari per voto di scambio politico mafioso, l’avvocato Chirico risulta indagato insieme alla moglie Roberta Iovine (ex dipendente a tempo del piano di zona dell’Agro) nel procedimento Sarastra, per abuso d’ufficio. Nella New Vision srl, agli atti del comune di Sassinoro, Diego Chirico risulta come legale, insieme all’avvocato Lorenzo Lentini”.

L’impianto, come noto, è oggetto di forti contestazioni nel Sannio. Una mobilitazione cominciata ormai un anno fa, con le prime proteste degli amministratori locali, a partire dal Comune di Sassinoro, e dei comitati ambientalisti.

Una opposizione che con il trascorrere del tempo ha abbracciato l’intera zona del Tammaro. Ricordiamo, infatti, che a pochi chilometri dall’impianto di compostaggio che dovrebbe entrare in funzione a Sassinoro è presente lo Stir di Casalduni dove pure è in programma (sottoscritto in tal senso un Accordo di programma tra Provincia e Regione) la realizzazione di un impianto analogo sempre deputato alla lavorazione dei rifiuti umidi provenienti dalla raccolta differenziata.
La sola differenza sta nel fatto che uno, quello di Casalduni, è iniziativa pubblica e finalizzato al trattamento dell’umido prodotto dai Comuni sanniti mentre l’altro, per l’appunto quello di Sassinoro, è un investimento privato (sempre autorizzato dalla Regione Campania) e sarà dunque il mercato a decidere quali rifiuti tratterà.

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