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A seguito dell’ipotesi di abbattimento di dieci alberi di cedro dell’Himalaya (nome scientifico Cedrus deodara), esternata dall’amministrazione Pepe in un incontro pubblico e supportata da una relazione tecnica commissionata dal Comune di Apice, l’associazione Archeoclub di Apice ha incaricato l’agronomo dott. Rino Borriello ad effettuare una seconda indagine visiva e perizia tecnica volta a ricercare un ulteriore parere sul grado di pericolosità relativo alla stabilità degli esemplari di Cedrus deodara di Corso del Progresso.

Ringrazio a nome mio e di tutta l’associazione l’Agronomo dott. Rino Borriello, vicepresidente nazionale Aivep (Associazione Italiana Verde Pensile), nonché uno dei massimi esperti a livello nazionale del verde pubblico e nella pianificazione agro-ambientale del territorio, per aver accettato l’incarico ed aver messo a disposizione la sua esperienza e professionalità a titolo gratuito. Si ringrazia unitamente l’architetto dott. Ignazio Errico per aver presenziato al sopralluogo sempre a titolo gratuito. Il dottor Borriello, nella sua relazione tecnica redatta a seguito di un indagine visiva effettuata in data due ottobre, ha ribaltato la perizia del tecnico incaricato dal Comune di Apice in merito allo stato di salute dei dieci Cedrus deodara”.

L’agronomo Borriello ha certificato che: «All’atto del sopralluogo i Cedrus deodara si mostravano in ottime condizioni vegetative e con un quadro fitopatologico quasi inesistente. Essi non mostravano i sintomi di malattie debilitanti tipiche delle conifere, né i segni della presenza di parassiti, significativamente dannosi per le stesse. L’unico danno che appare evidente è la rottura del cordolo del marciapiede, a seguito dell’accrescimento secondario della parte basale dei tronchi. All’errore di progettazione si può immediatamente adottare una facile risoluzione con lo spostamento del cordolo stesso nella direzione opposta agli alberi. Si evidenzia che le operazioni di abbattimento di qualsiasi albero non possono prescindere da un’attenta valutazione strutturale che ascriva lo stesso ad una conclamata classe di pericolo».

L’agronomo, inoltre, ha più volte citato la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V del 27 ottobre 2022 n. 9178, la quale stabilisce che gli interventi di abbattimento «si devono limitare a casi aventi i presupposti della necessità e dell’urgenza» e che «il provvedimento si deve necessariamente fondare su un’eccezionale situazione di pericolo».

In conclusione, il dott. Borriello ha dichiarato che: «Dall’analisi visiva effettuata non emerge la presenza di elementi di preoccupazione sotto gli aspetti fitopatologici, morfologici ed urbanistici dei soggetti esaminati». L’Archeoclub di Apice ha inoltre provveduto a inviare al protocollo del Comune di Apice la relazione dell’agronomo Rino Borriello.