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Apice (Bn) – A due anni dal film girato nelle viuzze, le piazze e la chiesa dell’antico borgo di Apice Vecchio, il giovane regista pugliese, Pippo Mezzapesa, che in quei giorni lavorò spalla a spalla con uno dei più grandi attori del cinema italiano, Sergio Rubini, torna nel paese sannita per concedersi, dopo la proiezione de “Il bene mio”, la sera del quattro settembre, in piazza Carbonari, ai presenti e agli apicesi che in quei giorni caotici e appassionati delle riprese contribuirono alla realizzazione della pellicola. 

“Durante la scrittura del film – commenta Mezzapesa, raggiunto via social, in vista della serata del quattro –  abbiamo immaginato un paese nelle cui strade, piazze, case abbandonate far muovere il personaggio di Elia. E in questi luoghi immaginati abbiamo idealmente vissuto, abbiamo provato emozioni, gioie, dolori. Trovare nella realtà un luogo che riuscisse a restituire queste sensazioni non è stato semplice. Appena sono arrivato ad Apice sono stato travolto dalla voce silenziosa ma quantomai forte e dall’anima potente di questo posto. Ho compreso che era ciò che cercavo. Tornare in un luogo che mi ha così profondamente ispirato e che tanta forza ha dato al nostro film è una grande gioia. Riportare Elia tra i vicoli di Apice è un momento che aspetto da tempo e che finalmente sta arrivando”.

La proiezione gratuita del film “Il bene mio”, a cui seguirà l’intervista in piazza a Pippo Mezzapesa, rientra nell’evento “Il borgo e il fiume” promosso da bMagazine, comune di Apice, Legambiente Medio Calore, Pro Loco di Apice e Ribellarci; due giorni nel borgo normanno, il quattro e cinque settembre, a partire dalle 18:00, dove due saranno le tematiche poste al tavolo delle conferenze alla presenza di numerosi relatori: il ripristino di Apice Vecchio e la riqualificazione del fiume Calore.