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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di ConfCommercio Benevento.

A proposito della querelle tra Amministrazione comunale e Conservatorio siamo certi che si è trattato di un semplice equivoco che entrambi gli Enti hanno già coscienziosamente e responsabilmente superato per il bene del territorio.
Quello che, invece, preoccupa in queste ore ConfCommercio Benevento è la imminente possibile batosta che il governatore Vincenzo De Luca potrebbe apprestarsi a dare al sistema camerale sannita incurante degli immani vizi procedurali del tanto contestato decreto regionale di ripartizione dei seggi consiliari della nuova camera di commercio Irpinia Sannio: un decreto emanato a settembre 2018, ritirato pochi giorni dopo, rifatto a dicembre 2019 e nuovamente sospeso il giorno dopo.
Un decreto regionale afflitto da infinite irregolarità che ConfCommercio Benevento ha provveduto a denunciare a tutti gli Organismi competenti: dal Ministero dello Sviluppo economico a quello delle Finanze, dalla Corte dei Conti alla Magistratura ordinaria non dimenticando di notiziare tutta la deputazione sannita.
Ho il dovere di riferire -riferisce il vertice di ConfCommerco Benevento, Nicola Romano- che se nemmeno innanzi a tante irregolarità, la politica è in grado di difendere il suo territorio, non ci resta che consegnare le chiavi del Sannio a chi vive nell’ombra ma che non si fa sfuggire le opportunità rese loro possibili grazie solo all’occupazione -illegittima- di posizioni istituzionali.
Nessun rispetto delle leggi, comportamenti diseguali a seconda del partecipante alla procedura, commissione di reati di abuso d’ufficio, ripetuti indebiti rifiuti di accesso agli atti che hanno impedito il previsto diritto di difesa, assenza totale di attività di controllo e ispettive, traffico di influenze illecite, anche in concorso, condizionamento dello svolgimento e responsabilità nella conclusione di un procedimento fondato su finalità puramente strumentali e dilatorie, assenza di garanzia di imparzialità e trasparenza del procedimento amministrativo come condotto sia dal commissario ad acta che dagli uffici regionali, anche in concorso tra di loro, hanno determinato una sconfitta del Sannio piuttosto che sul campo, a tavolino grazie alle scellerate azioni dello stesso presidente pro tempore della camera di commercio di Benevento che così regala la camera di commercio sannita a quella di Avellino.
Ebbene si! Se a settembre 2018 il consiglio della nuova camera di commercio Irpinia Sannio poteva contare su una maggioranza rappresentativa di sigle sannite, grazie alle infondate e meschine accuse del presidente Campese, oggi la maggioranza è tutta irpina: nelle mani di un futuro presidente avellinese affiancato dallo stesso segretario generale della camera di commercio di Avellino.
ConfCommercio Benevento sarebbe pronta ad accettare tutto ciò se ci fosse legittimità; ma così appare che non sia per quanto abbondantemente già provato dalla stessa ConfCommercio Benevento con fatti e non con parole.
La camera di commercio di Benevento, il suo Consiglio, la sua Giunta -sebbene scaduta ormai da 4 anni- dopo una gestione poco credibile, ha deciso il suicidio: poco male se non fosse che la salma è il Sannio che vede così scomparire una ennesima Istituzione davanti ad una deputazione inerme.
Gli imprenditori del Sannio chiedono, e pretendono, sempre e solo nel rispetto della Legge, al governatore De Luca la garanzia di decisioni coerenti con le reali rappresentatività territoriali; parimenti gli Organi istituzionali, i rappresentanti politici, di ogni livello e appartenenza, insieme ai Sindaci dei Comuni hanno il dovere di vigilare assicurando l’ottemperanza del principio cardine del loro mandato: la difesa dei diritti del territorio”.