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Era finito agli arresti domiciliari ad ottobre 2022, poiché all’esito di uno specifico controllo di polizia giudiziaria effettuato presso la sua abitazione, era stato trovato in possesso di più di 200 grammi di cocaina e di una pistola a tamburo completa di munizionamento, il tutto occultato all’interno di un recipiente in plastica custodito nel vano deposito della casa. Oltre a questo materiale, erano stati sottoposti a sequestro anche vari strumenti per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente ed una somma in denaro in contanti, superiore a mille euro, verosimilmente provento dell’attività di commercio delle sostanze illecite. Nei guai finì Raffaele Abate, 54 enne originario di Pannarano, ritenuto responsabile di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e di detenzione illegale di arma.

Questa mattina è stata fissata per il 14 febbraio l’udienza preliminare dinanzi al giudice Landolfi. L’uomo, è difeso dagli avvocati Valeria Verrusio e Francesco Pagnozzi.