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Il giovane Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione Sezione Provinciale di Benevento e Sezione di Arpaise, Giovanni Russo, ha con onore e piacere partecipato martedì 31 ottobre 2023 al primo incontro della V edizione del Laboratorio interdisciplinare Shoah: memoria, didattica e diritti, promosso dall’Università Giustino Fortunato di Benevento e diretto dal Prof. Paolo Palumbo, Associato di Diritto ecclesiastico e canonico presso l‘UniFortunato.

L’incontro online dal titolo “Una testimonianza di amore, sacrificio e servizio: la famiglia Ulma”, dopo l’introduzione del Prof. Palumbo, ha visto gli interventi del Prof. Pawel Rytel Andrianik, Segretariato della Conferenza Episcopale Polacca e della Dottoressa Manuela Tulli, Vaticanista ANSA.

Il Vice Presidente Giovanni Russo intende congratularsi con l’Università Giustino Fortunato di Benevento, con il Prof. Paolo Palumbo per aver organizzato anche quest’anno questo ciclo di incontri mensili sulla Shoah che terminerà nel Maggio 2024.

Partecipare a questi momenti di incontro che hanno dato il via martedì scorso, per il giovane Russo è un piacere ed un onore: “E’ importante per noi giovani approfondire, conoscere la Storia, la Memoria, tramandarla ai propri amici, ai conoscenti, solo così si può costruire un mondo più libero e più giusto.

In questo tempo di Guerra nel mondo è importante ricordare il passato, comprendendo ciò che è accaduto e ciò che sta accadendo ancora oggi, affinché si scuotono le coscienze umane, con la speranza che termini la guerra e nei cuori  regni l’amore.

Pertanto un grazie di cuore ai relatori, all’Università per avermi concesso di aderire al loro laboratorio, durante il quale i relatori nel primo incontro, hanno ampiamente raccontato la storia della Famiglia Ulma martiri per aver aiutato gli ebrei, che il 24 marzo 1944 in un villaggio della Polonia, Markowa, venne sterminata per aver na­scosto nella loro casa otto ebrei, Beatificati di recente dalla Chiesa cattolica, la vicenda degli  Ulma é legata anche con quella della Seconda guerra mondiale e della  persecuzione degli ebrei, molti di loro vennero sterminati nei campi di concentramento, altri fucilati nei ghetti, altri uccisi per aver dato la propria vita per salvare quella degli altri”.