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Benevento – Dopo la condanna a 25 anni di carcere, Paolo Messina è fuggito facendo perdere le sue tracce. 

La latitanza è terminata ieri dopo circa 23 giorni. Il reo confesso per l’omicidio di Antonello Rosiello 41 enne imprenditore, è stato braccato in Croazia precisamente a Zara. Era scappato a bordo di una moto. Aveva pianificato di vivere all’estero Messina, supportato da una “rete amicale” che avrebbe favorito la fuga e gli spostamenti. Il suo obiettivo era quello di raggiungere altri Paesi, ma fortunatamente prima di realizzarsi il suo piano è fallito.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina in Procura. “L’arresto è avvenuto grazie ad un lavoro di squadra, con il Nucleo Centrale Operativo, il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e la Polizia Croata. Appena localizzato all’interno di un residence Messina è stato catturato”. Così il Procuratore Aldo Policastro, che ha aggiunto. ” Pensiamo che diverse siano le persone che hanno favorito la fuga, aiutandolo a procurarsi denaro e documenti falsi”.  E’ stato infatti trovato in possesso della somma di 18.500 euro  e di schede telefoniche, usate per non essere rintracciato. Ora le tempistiche del rimpatrio sono legate alle leggi Croate:” Potrebbero trascorrere dai 10 ai 90 giorni”. 

L’indagine è stata serrata,  23 giorni di intenso lavoro dove i pezzetti di un puzzle complesso sono stati ricostruiti. “Era il 20 dicembre 2016- ha raccontato il Procuratore – al Tribunale ricevemmo una telefonata per un allarme bomba, all’interno rinvenimmo un tubo. Dopo qualche tempo riuscimmo a risalire al soggetto titolare dell’utenza, da cui partì quella telefonata. Si trattava di una persona vicina a Messina. Quel giorno si teneva un udienza del processo a suo carico per l’omicidio Rosiello”.

Il capitolo ora è  tutt’altro che chiuso, gli investigatori cercheranno quindi di capire  come è stata architettata la latitanza, se e quante persone lo hanno aiutato, se si è avvalso anche di un supporto all’estero.  Al momento non ci sono indagati ma la ricerca di eventuali complici proseguirà. “Mi complimento per il risultato raggiunto- ha detto il Questore Giuseppe Bellassai -efficace l’attività di indagine svolta”. 

Un ruolo decisivo lo ha svolto infatti la Squadra Mobile coordinata dal dirigente Emanuele Fattori: “Siamo arrivati alla cattura di Messina grazie al supporto del servizio operativo centrale, che ha permesso di localizzarlo. Abbiamo seguito in diretta tutto le fasi dell’arresto. Appena braccato, dagli uomini della Polizia Croata non ha posto resistenza.  Ora ci concentreremo sulla ricostruzione della filiera che ha permesso la fuga”.