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La Dirigenza sanitaria della Asl di Benevento ha comunicato lo stato di agitazione attraverso una lettera indirizzata dalle Organizzazioni Sindacali al Prefetto, al Presidente della Giunta Regionale, al Direttore generale dell’Asl di Benevento, al Presidente della Consulta dei Sindaci e a tutti i sindaci della Provincia. Oggetto del contendere la riorganizzazione del servizio di primo soccorso (118).  Di seguito il contenuto della missiva: 

Le scriventi OO.SS. della dirigenza sanitaria della ASL di Benevento

PREMESSO

– che nell’incontro del 12/4/2023 tra le OO.SS. della dirigenza sanitaria e il management della ASL di Benevento avente per oggetto la “attivazione sperimentale delle auto mediche del 118” ossia il progetto di “demedicalizzazione” di sei ambulanze SAUT/PSAUT del 118 si era aperto un confronto tra le OO.SS. e la ASL, teso alla migliore soluzione possibile e che trattandosi di una importante “riorganizzazione del servizio” ai sensi del CCIA vigente (art. 20) la materia doveva essere ulteriormente approfondita dall’Organismo paritetico ex art. 6 bis del CCNL area Sanità in modo da “pervenire a scelte organizzative condivise tali da elidere o mitigare gli effetti negativi dell’impatto sull’organizzazione dei servizi”;

– che facendo seguito al predetto incontro le OO.SS. in data 13/04/2023 trasmettevano alla ASL di Benevento i nominativi dei componenti di parte sindacale dell’Organismo paritetico chiedendo la convocazione urgente dello stesso per la discussione sul progetto di organizzazione e innovazione dell’emergenza sanitaria territoriale del 118;

– che come da accordi, le OO.SS. il 17/4/2023 trasmettevano al management dell’ASL una articolata e dettagliata proposta in merito alla riorganizzazione del servizio 118, con contestuale invito alla ASL di convocare l’Organismo Paritetico per l’esame della proposta;

– che con nota 24/4/2023 le istanti OO.SS. sono state costrette, attesa l’inspiegabile comportamento inerte di codesta Azienda, a sollecitare ulteriormente la costituzione dell’Organismo paritetico CGIL Medici – FASSID/AUPI – Federazione CIMO/FESMED – FVM – UIL FPL  affinché questo possa verificare in tempi congrui sulla fattibilità del progetto di organizzazione e innovazione dell’attivazione delle auto mediche che ha “una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo dell’azienda”;

– che in data 31/05/2023 le OO.SS. invitavano e diffidavano la ASL di Benevento a provvedere alla costituzione dell’Organismo paritetico, avvisando la stessa che la violazione della posizione giuridica soggettiva riconosciuta e disciplinata dalla fonte collettiva alle OO.SS. – art. 6 bis CCNL 2016/2018 – appare direttamente funzionale ad assicurare il corretto svolgimento dell’attività sindacale e configura un comportamento datoriale inottemperante agli obblighi previsti dal contratto collettivo a favore del Sindacato e, dunque, è certamente screditante nei confronti di quest’ultimo, legittimando di per sé la tutela ex art. 28 St. Lav., per la palese violazione del diritto di libertà ed attività sindacale, avendo realizzato un sostanziale disconoscimento del ruolo e della funzione delle OO.SS.;

– che sulla materia de quo non è stato chiesto il parere obbligatorio del Consiglio dei sanitari,

CONSIDERATO

– che in assenza di qualsiasi accordo circa il progetto di ‘demedicalizzazione’, il Responsabile della Centrale Operativa 118 ha inspiegabilmente eliminato la presenza del medico a bordo
dell’ambulanza del presidio PSAUT di San Bartolomeo in Galdo nei giorni 5, 7, 14,19, 21, 22, 26 Giugno 2023 nonostante i turni già fossero stati già regolarmente coperti con l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive;

– che la ‘demedicalizzazione’ del presidio PSAUT di San Bartolomeo è stata predisposta con
“accorpamento funzionale temporaneo con ambulanza medicalizzata adiacente” (la più
“adiacente” è quella in dotazione al SAUT 118 di Morcone distante ben 48 Km, con tempo di
percorrenza di oltre un’ora, per raggiungere San Bartolomeo in Galdo);

– che la ‘demedicalizzazione’ delle ambulanze, con particolare riferimento alle zone
geograficamente disagiate:
• depotenzia l’assistenza sul territorio con conseguenti ripercussioni negative
sull’erogazione dei LEA inseriti nella rete delle patologie complesse tempo-dipendenti
(IMA, Stroke, Politrauma, ecc…) e dell’emergenza della salute mentale;
• impedisce di garantire l’equità distributiva dell’offerta sanitaria;
• impedisce di svolgere l’adeguata funzione di filtro sul territorio per evitare il
sovraffollamento nei PS ospedalieri e pregiudica la qualità delle prestazioni;
• impedisce di garantire la tempestività e l’appropriatezza degli interventi su pazienti
gravi in pericolo per la vita e diminuisce drasticamente le possibilità di
sopravvivenza di tali pazienti;

– che l’attuale contingente medico è in grado di compensare efficacemente la carenza d’organico
con l’istituto contrattuale delle prestazioni aggiuntive, come previsto dal CCNL 2026-2018 e dalla
L. n. 56 del 26/05/2023 (conversione in legge del D.L. 34/2023 c.d. “Decreto Bollette”);

– che il progetto della ‘demedicalizzazione’ delle ambulanze ha suscitato preoccupazione e allarme nelle istituzioni locali e nella popolazione con una veemente, ampia e compatta opposizione di Sindaci e amministrazioni comunali, Ordine dei Medici, Parlamentari, Sindacati, Medici, Tribunale del Malato, ANCI, CGIL Medici – FASSID/AUPI – Federazione CIMO/FESMED – FVM – UIL FPL 

PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE

e chiedono, a norma dell’art. 2 co. 2 della legge n. 146/90 e s.m.i. nonché delle norme contrattuali dell’Area Sanità, la convocazione delle Parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti. Si evidenzia che in ottemperanza del combinato disposto dalla legge n. 146/90 e della legge n. 83/2000, qualora il tentativo di conciliazione avesse esito negativo, le scriventi OO.SS. si riservano ogni forma di mobilitazione, non escluso lo sciopero della categoria.