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Benevento – Assemblea questo pomeriggio di Fratelli d’Italia di Benevento per  fare il punto della situazione politica in città anche in vista degli impegni futuri del partito che fa capo a livello nazionale a Giorgia Meloni. In sostanza si è parlato delle elezioni provinciali e di quelle europee e, in questo ottica, del difficile e complicato rapporto con il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Alla riunione odierna, svoltasi in via Meomartini presso la sede del Claai Benevento, presente anche l’ex segretario provinciale della Destra, Ciro Vallone e Marielena Diodato. Il portavoce di Fratelli D’Italia, Federico Paolucci, ha evidenziato quelli che a suo giudizio sono i temi salienti e scottanti che agiteranno lo scenario politico del 2019 e che avranno il loro peso sull’esito del doppio voto in calendario: rifiuti e Mezzogiorno, su tutti. E proprio su questi fronti il partito deve essere più incisivo, ha sostenuto il portavoce. Secondo Paolucci, ci dovrebbe essere un Congresso straordinario del partito per eleggere il nuovo presidente provinciale.” Lo voglio questo Congresso. Questo partito ha avuto una fase travagliata e ora stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto. Oggi c’è presenza politica sui temi”   

Sulle imminenti elezioni provinciali, tenuto conto che l’attuale Consiglio scade il 10 gennaio, si punta fortemente su una lista civica che possa eleggere due consiglieri di Fratelli d’Italia. Questa nuova lista  però avrebbe fatto storcere il naso a Forza Italia, compagine alleata in Provincia, e sopratutto al primo cittadino  di Benevento.

Netto e chiaro il pensiero di Paolucci sull’amministrazione guidata da Clemente Mastella: “Il suo operato è sotto l’occhio di tutti, è pessimo”. Poi ha aggiunto: “Mastella vuole diventare Presidente della Regione e poi si chiude a Ceppaloni per nominare i suoi e talvolta non riuscendoci nemmeno. Ha perso la bussola. E’ una città senza programmazione”

E chi pensava che dopo l’elezione di Antonio Di Maria quale presidente della Provincia potesse continuare l’alleanza le parole di Paolucci lasciano poco spazio: “ Il dialogo c’è stato, ma in passato. L’alleanza che c’è in Provincia non può esserci al Comune, almeno al momento. Poi Di Maria è un presidente autonomo non un suo uomo, basti pensare come sui rifiuti parlino due lingue separate”.