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“Attendiamoci un dibattito sereno, con un documento che sarà votato dall’assemblea. Non mi sembra nulla di traumatico” – così Umberto Del Basso De Caro a pochi minuti dall’inizio dell’attesa assemblea provinciale del Pd sannita. Attesa legata tutta alla possibile ‘mozione di sfiducia’ nei confronti della presidentessa del partito Antonella Pepe. “Io non sono abituato a parlare sui giornali ma nelle sedi opportune” – ha dichiarato ancora l’ormai ex deputato Dem che non ha risparmiato una stoccata a quanti, nel recente passato, hanno lasciato il Pd: “Perchè parlate di spaccatura? Quando una mela si spacca a metà si può parlare di spaccatura. In questo caso da un lato è rimasto solo il picciolo della mela… “.

“Oggi – ha proseguito De Caro- faremo un’analisi del voto, proprio come accaduto ieri a Roma. Inizia infatti il percorso congressuale che a marzo ci porterà a scegliere il nuovo gruppo dirigente del Pd. Sarà una discussione importante perchè occorre ristabilire l’identità del partito, a quindici anni dalla sua formazione. Se ci fermassimo a parlare di Conte o Calenda sarebbe la fine del Pd“.

Nessun cambio in vista, invece, a Benevento: “Lo dice lo statuto, gli organismi provinciali restano in carica per quattro anni. Quindi non succederà niente. Poi noi, qui, per quanto mi riguarda, di congressi possiamo celebrarne anche uno a settimana… “.