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Benevento  – Pubblichiamo di seguito nota delle associazione  “Salviamo la Valle del Sabato” e “MoviMentiLocali” Tufo.

“In merito ad alcune notizie apparse su organi di informazione locale, dove si asserisce che in merito al recente episodio di forte coloramento del fiume Sabato, documentato attraverso foto e immagini riprese al momento da cittadini di diversi comuni rivieraschi, in modo informale l’ARPAC di Avellino avrebbe rilevato la non presenza di sostanze inquinanti ma solo di materiale organico refluo, occorre precisare quanto segue.  

I prelevamenti sono stati effettuati dall’ARPAC ben quindici ore dopo le prime segnalazioni per cui è del tutto evidente che le acque inquinate, essendo quelle di un corso d’acqua scorrevole con una discreta pendenza, hanno avuto tutto il tempo per defluire e sfociare nel Mar Tirreno, interessando, in tal modo,  campionature profondamente differenti, tra l’altro, solo superficiali e  non di sedimentazione.

Identica discrasia di analisi  verificatasi nello scorso settembre in occasione della terribile moria di pesci che interessò lo stesso tratto del  fiume Sabato situato tra Pianodardine e Tufo .

Purtroppo non è sempre agevole agire in flagranza, nemmeno per l’ARPAC, che pure opera in modo puntuale e corrispondente alla diverse segnalazioni e sollecitazioni rivolte. Per questi motivi le nostre associazioni, in collaborazione con altre similari dei comuni attraversati dal fiume Sabato, stanno approntando una rete di osservazione e di rilevazione permanente, che consentirà, pur derogando alle strette esigenze protocollari, di avere delle rilevazioni ad horas e in grado anche di determinare il fronte di inizio dell’eventuale  sversamento inquinante”.