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Benevento – Ritirare le circolari del Ministero in merito ai richiedenti asilo, altrimenti costretti dal 1° gennaio 2020 a lasciare gli Sprar. Questa la richiesta delle associazioni sannite in protesta stasera dinnanzi al Palazzo del Governo. Presenti tra gli altri: il Consorzio Sale della Terra, Sannio Antirazzista, Anpi e Libera Benevento.

I promotori ribadiscono con netta fermezza la propria contrarietà sia alla circolare del Ministero che impone l’uscita dei titolari di permesso umanitario dal sistema Sprar che al decreto che obbliga l’interruzione dei servizi per i richiedenti asilo. Il decreto sicurezza, infatti, nell’abolire la protezione umanitaria, ha anche stabilito che chi è in Italia con questo titolo, non ha più diritto all’accoglienza.

In piazza, dunque, si è scesi per ribadire i diritti dei cittadini migranti, come previsto nella Costituzione Italiana, e contro ogni atto amministrativo che interrompe percorsi di vita e di integrazione.

Le associazioni attaccano: “Le persone oggi perfettamente integrate nei Comuni e sui territori, formate attraverso i percorsi di tirocini e inserite nella vita quotidiana di luoghi a rischio spopolamento, grazie al sistema di accoglienza diffusa dello Sprar, si ritrovano spogliate di tutto col rischio di essere trasferite nei centri di prima accoglienza. Luoghi senza progetti sulle persone e dove sarebbero abbondante a se stesse”.

Presente Angelo Moretti, direttore del ConsorzioSale della Terra”, il quale ha affermato: “Il sistema Sprar ce lo invidiano in Europa. In Italia sta funzionando ma per la legge Salvini  questi richiedenti asilo non  potranno più entrare negli Sprar, nonostante il Governo sia caduto e quello nuovo non abbia ancora abrogato la medesima legge. E’ una situazione insostenibile, chiediamo concretezza al Ministero“.