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Benevento – Aveva più volte dichiarato di non riuscire a darsi pace, di essere disperato per quanto accaduto. Loris Cocca, cuoco 33enne originario di San Marco dei Cavoti, ha vissuto un anno da incubo dopo il dramma che lo sconvolse il 9 aprile 2018, quando investì e uccise un 19enne a Moena, in provincia di Trento.

Cocca è stato assolto in rito abbreviato dall’accusa di omicidio stradale. Secondo il consulente della difesa, l’incidente in questione non era né prevedibile né evitabile. Mattia,  il ragazzo vittima dell’incidente, sarebbe infatti spuntato all’improvviso lungo la strada a bordo del suo monopattino per poi girare in modo improvviso e cambiare senso di marcia.

A quel punto Cocca non è riuscito a frenare in tempo. La perizia ha stabilito che il sannita viaggiasse sì oltre i limiti, ma se pure fosse stato il contrario non sarebbe comunque riuscito a evitare l’impatto. E’ su questo che la difesa ha insistito riuscendo a convincere il giudice.

Per conoscere le motivazioni della sentenza – scrive il Corriere del Trentino – si dovrà attendere 90 giorni. Nel frattempo Cocca è stato condannato comunque a 14 mesi per violazione dell’articolo 189 comma 6 del codice della strada a causa della fuga dopo l’incidente. “Mi rimprovero di non essermi fermato quel maledetto giorno – ha ammesso –  ma ero completamente sotto choc, ho vissuto un autentico incubo. E’ stata una tragedia per tutti. Sono stato additato anche dalla stampa come pirata della strada e ho faticato a riguadagnarmi un’immagine lavorativa”.

All’epoca Cocca svolgeva la mansione di cuoco presso una struttura alberghiera di Moena. La perizia tossicologica ha escluso che guidasse in stato di ebbrezza. L’uomo avrebbe bevuto soltanto successivamente, una volta arrivato a casa, per provare a riprendersi dagli attimi di terrore che aveva appena vissuto.