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Benevento – L’augurio di fine anno del sindaco Mastella, dopo la paura e il ricovero all’ospedale, rappresentano il modo migliore per far capire a tutte le persone che si sono preoccupate che il primo cittadino è in via di ripresa, ha voglia di rimettersi in movimento e riprendere tutti i discorsi lasciati appesi, dopo un Natale all’insegna dello spavento. Ma è anche l’occasione per parlare di tutto ciò che bolle in pentola per rendere la città che rappresenta, Benevento, sempre più all’avanguardia e al centro dell’attenzione.

Voglio ringraziare – così ha iniziato il suo discorso il sindaco Mastella – tutte quelle persone che hanno partecipato all’evoluzione di questo momento personale. Sto meglio ma non ancora bene, ecco perchè il mio augurio lo faccio da casa. Non volevo mancare a questo appuntamento. Ringrazio tutti e in particolare i bambini che hanno chiesto ai genitori come stesse il sindaco. Sono nonno e so bene che quando in casa c’è qualcuno che ha qualche problema, si crea disagio e preoccupazione ma, ripeto, il peggio è passato”.

Il finale di anno è stato all’insegna di eventi che hanno scosso la popolazione, tra sciami sismici e piogge abbondanti, una serie di situazioni che hanno aperto il dibattito su tante situazioni in bilico in città.

“Un finale di anno che ci ha messo un po’ di paura, ma non non bisogna parlare solo del brutto, anzi, questo 2019 ci ha permesso di conseguire dei risultati importanti per la nostra crescita. L’anno si è chiuso con una qualità della vita diversa rispetto a prima. Ogni anno si faceva il punto su come peggiorava Benevento e questo perchè non c’è mai stato un depuratore. Finalmente, attraverso una forma di pressione nei confronti del Governo e della Regione, possiamo dire che Benevento avrà il suo depuratore. Ci sarà una stipula per l’accordo per la stazione ferroviaria e sarà fatta prima dell’arrivo di Mattarella (il 17 Mastella incontrerà il Capo dello Stato insieme ad altri sette colleghi delle città medie in crescita, ndr) nel capoluogo, altra bella notizia perchè un presidente della Repubblica mancava da 20 anni. Insomma non siamo più una cenerentola ma stiamo acquisendo una dimensione di città nel vero senso della parola”.

Stazione ferroviaria rinnovata e Alta Velocità permetteranno di affrontare anche altri temi cari al sindaco, come la lotta allo spopolamento e il collegamento con le grandi città. 

Con questo progetto si riuscirà a contenere il tempo che si impiega per arrivare a Napoli e verso le altre città e mi hanno assicurato che saranno tutti treni a fermata. L’obiettivo è riportare i beneventani a casa e questo lo si può fare solo attraverso una mobilità degna di questo nome. Stiamo vivendo un periodo di forte spopolamento, siamo al di sotto dei 60mila abitanti“.

Anche le strutture entrano nel discorso di fine anno del sindaco, soprattutto le scuole, tema caldo per questioni di sicurezza negli ultimi mesi.

Siamo riusciti a risolvere le difficoltà legate all’edilizia scolastica, portando i bambini dove si pensava che non potessero andare e abbiamo evitato il doppio turno che poteva creare disagi nelle famiglie. Purtroppo ci sono norme che sono cambiate nel tempo, in materia di sicurezza, ma noi ci siamo adeguati. Abbiamo ripristinato il vecchio Istituto delle Orsoline che abbiamo concesso all’Università e dentro ci sono 50 ragazzi di Ingegneria. Il processo di crescita va avanti sotto tutti i punti di vista. La città ferve e l’arrivo del McDonald’s ne è la testimonianza. Un luogo che ha dato 60 posti di lavoro e che consente al nostro capoluogo di cambiare la sua dimensione. E qualcosa accadrà ancora quando tutte le attività pubbliche nazionali andranno a confluire nell’ex scuola Allievi Carabinieri per il quale sono stati investiti 50 milioni di euro. Infine, ma non per ultimo, vedrà la luce anche il Malies che, a questo punto, chiameremo “Benies”, per scongiurare il precedente disastro”.

Da buon sindaco, però, Mastella sfrutta l’occasione per parlare anche dell’altro lato della medaglia e cioè tutto ciò che non aiuta la città nel suo processo di crescita.

Di alcune cose devo lamentarmi, tipo di quei cretini che devastano tutto ciò che viene costruito per abbellire la città. Serve che ognuno salvaguardi il patrimonio e si occupi di Benevento sentendola propria“.

La parte finale è dedicata agli auguri di rito, fatti al Benevento calcio, al mister, alla squadra e ai tifosi “perchè anche questo è segno di crescita. Ma, in generale, l’augurio migliore è quello di vivere con serenità. Buona vita ai bambini, il lievito attorno al quale si costruisce la dimensione umana. Auguri anche ai nonni come me. Stare coi nipoti è la cosa più bella che ci sia. Tornerò dopo questo periodo per realizzare tutto ciò che possa rendere Benevento sempre più importante. Auguri a tutti, a chi si è preoccupato per me e pure a chi non la ha fatto”.