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Benevento – E’ in aumento il dato della dispersione scolastica in Campania: è di + 18% la variazione che allarma le Autorità in quanto il ragazzo che non va a più a scuola e disattende l’obbligo di istruzione, può diventare un componente della criminalità.

E’ questo quanto emerso oggi presso l’Auditorium del San Vittorino al seminario, organizzato dalla prefettura, insieme all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nazionale. L’appuntamento moderato dalla giornalista Vittoria Principe è stato un momento di riflessione sulla condizione minorile, affrontando le problematiche del disagio, della dispersione scolastica e dell’andamento dei reati minorili. L’incontro era finalizzato a discutere sulla Giustizia riparativa nel procedimento penale minorile e sulle misure di rieducazione e reinserimento nella società degli adolescenti che hanno commesso reati. Gli esperti hanno osservato che tra le giovani generazioni in Campania si registra un costante aumento dell’uso delle sostanze stupefacenti, a partire dalla cocaina ma anche di droghe più leggere. Questo, unito al dato della dispersione, getta una luce sinistra sulla sempre più estesa devianza giovanile.

Il Prefetto  Francesco Antonio Cappetta ha invitato alla prevenzione: “La Giustizia non sia solo afflittiva. Noi come Prefettura abbiamo siglato un protocollo per creare possibilità di offrire ai ragazzi più disagiati poter far del teatro della musica lo Sport in funzione preventiva”.

E’ intervenuto quindi il Procuratore capo Aldo Policastro che ha detto: “Occorre recuperare,  rieducare e reinserire la società.  Noi abbiamo una responsabilità, uno sbaglio non può compromettere la vita. E’ necessario riprendere i contatti con la società“.

E’ quindi intervenuto l’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca  che  ha sottolineato: “La posizione solo punitiva della pena è a corto raggio. Non si ottiene nulla, ma incattivire solo il ragazzo e chi ha la pena sulle spalle. Converrebbe  invece dare un’altra prospettiva, ma dobbiamo tutti crederci”.