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Benevento – Il Sannio per Bruno e Giannina sarebbe dovuta essere una terra di passaggio come tante, ma si trasformerà in tutt’altro. E’ qui che il piccolo che la donna porta in grembo vedrà la luce, dando vita a un’altra bellissima pagina di un racconto incredibile. 

Nei giorni scorsi avevamo trattato la storia di questi due pellegrini – lui portoghese e lei cilena – giunti nella nostra provincia insieme a un asinello e a un cane. Partiti da Santiago de Compostela con l’obiettivo di arrivare a Gerusalemme, sono attualmente accampati nel cortile della Caritas di Benevento in attesa di poter riprendere la loro avventura. 

Ai nostri microfoni Bruno ha parlato dell’accoglienza ricevuta, dell’approccio con gli abitanti del Sannio e della volontà di voler restare qui per qualche mese. Giannina è al settimo mese di gravidanza, non può affrontare al momento altre tappe, dunque è partita la ricerca di un alloggio in cambio di servizi utili alla causa: “Siamo disposti a dare una mano, a fare qualsiasi cosa. La nostra marcia è iniziata proprio nel segno della solidarietà”, ha dichiarato Bruno ai nostri microfoni. Qualcuno, come lui stesso dice, si è già fatto avanti mostrando grande cuore. 

Non passa inoltre inosservata la presenza e dell’asinello Salām, che attrae passanti comprensibilmente incuriositi, soprattutto bambini stupiti di vedere un simile animale passeggiare in città. E la storia del ciuchino non è meno curiosa: “Lo abbiamo preso a Pamplona, quando demmo la nostra automobile a un contadino del posto in cambio di due asini. Uno lo abbiamo lasciato recentemente in Puglia, l’altro è ancora con noi e ci accompagnerà nella prosecuzione del nostro viaggio”. E sul Gargano hanno ‘adottato’ anche una cagnolina, Bella, a loro dire “tranquilla e adorabile”. 

Il resto Bruno lo ha spiegato nell’intervista realizzata nella struttura di via San Pasquale. Tante domande, tante risposte, una precisazione: “In tanti ci chiedono quando arriveremo a Gerusalemme, ma la verità è che questo non sappiamo dirlo neanche noi”. D’altronde, come dicono in tanti, la vera meta è il viaggio stesso.