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Viaggiavano a bordo di un’auto con ricetrasmittenti, una torcia, due grossi cacciaviti, oltre ad una grossa chiave del tipo “a pappagallo”, ad un tubo in gomma e quattro taniche da 30 litri.Gli arnesi, che presumibilmente servivano per mettere a segno un colpo, sono stati ritrovati dai carabinieri nascosti nel vano portaoggetti dell’auto, nel bagagliaio e sotto il tappetino. Inoltre uno di loro, alla vista dei carabinieri, ha anche tentato di disfarsi di un passamontagna e di un paio di guanti, poi recuperati dai militari.

Si tratta di tre uomini di età compresa tra i 25 ed i 50 anni, tutti provenienti da Montesarchio e con a carico svariati precedenti di polizia, principalmente per reati contro il patrimonio. I tre sono stati fermati durante uno dei servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati, in particolare quelli di tipo predatorio, disposti sull’intero territorio dal Comando Provinciale di Avellino, per prevenire i reati.

L’auto, sulla quale viaggiavano i tre, è stata intercettata a San Martino Valle Caudina. Intimato l’“Alt”, i Carabinieri hanno proceduto alla loro identificazione, per poi eseguite la perquisizione del veicolo, nel corso della quale hanno rinvenuto cacciaviti ed altri arnesi. Condotti in Caserma per i successivi accertamenti, per loro è scattato il deferimento alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, in quanto ritenuti responsabili di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.

Inoltre, visto che non hanno saputo dare un motivo valido alla loro presenza sul territorio, i tre sono stati proposti per l’emissione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.