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Benevento – Nulla di fatto per la Miwa Energia, le braccia al cielo le alza la Pallacanestro Salerno che si prende il confronto al vertice del girone B di serie D, espugna il Pala Parente e allunga la sua striscia di vittorie consecutive a otto. Si ferma a sette quella dei padroni di casa, sconfitti al termine di una prestazione sottotono resa vibrante solo da un ultimo periodo da applausi. Riguardo al resto, la Miwa Energia Benevento ha tanto da recriminare, soprattutto da se stessa. Sbagliato l’approccio alla partita, lenti i ripiegamenti, impreciso il giro palla e sterile la difesa. Il quadro tendente al nero della serata porta sfumature che Bruno Annecchiarico avrebbe fatto volentieri a meno di vedere. 

Che Salerno fosse in vena lo si era potuto intuire già dalla partenza sprint dalle alte percentuali al tiro da tre (mantenute tali per praticamente tutto l’arco della gara) e dalla velocità nelle transizioni che puntualmente hanno lasciato di sasso Benevento. Ma se dopo un passivo di 16-27 nei primi dieci minuti, nel secondo quarto le cose sembravano poter tornare per il verso giusto in casa sannita (18-14 il secondo parziale con tiro da tre sulla sirena di Iarriccio), è al rientro dagli spogliatoi che la luce per Benevento si è spenta nuovamente.

La Miwa ha chiuso i terzi dieci minuti di gioco rimediando un poco incoraggiante 8-21 che ha di fatto compromesso l’esito del confronto. Per farla breve, con uno svantaggio di ben 20 punti a inizio quarto periodo (42-62)  sarebbe servita un’impresa ai limiti del possibile. Ne è riuscita una in formato mini: chiudere a meno 6, sul 63-69. Una reazione utile per il morale ma poco funzionale ai fini del risultato che premia la squadra di coach Monteleone, team che senza dubbio tra i due è riuscito a dosare maggiormente le energie psico-fisiche nell’arco dei quaranta minuti, trascinato da un “super” Pirrone e da un gioco che si è rivelato efficace anche a coprire la prova incolore del lituano Lucinskas, atteso protagonista della serata. O meglio, incolore per tre quarti, perché nel finale, quando i compagni hanno accusato un calo fisiologico, lui ha iniziato a fare a sportellate sotto canestro e dunque conquistare punti decisivi ai fini del cronometro, scacciando definitivamente le Streghe in una notte da considerare comunque positiva in casa giallorossa per la splendida cornice di pubblico. Le presenze al Pala Parente crescono a vista d’occhio, di gara in gara. Uno step importante per il progetto ambizioso della famiglia Zullo. Un piano che prende sempre più forma e che passa inevitabilmente per il calore degli amanti della palla a spicchi.