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Con una nota stampa, il comitato cittadino del centro storico di Ceppaloni invita l’amministrazione comunale a ricorrere contro la Regione in merito alla vicenda farmacia.

Di seguito, la nota stampa del Comitato:

“Il Comune di Ceppaloni ha commesso un grave errore nel NON concedere l’autorizzazione all’apertura del dispensario farmaceutico alla Frazione Beltiglio, sulla base di una semplice “lettera” della Regione, la quale richiamava una legge del 1968 (di sessanta anni fa). Il Farmacista Dr. Lombardi il 21/04/2020 aveva indirizzato una nota all’Ente Locale in tal senso.

La Legge Regionale n. 5 del 6/5/2013 art. 1 comma 54 attribuisce ai Comuni il potere di rilasciare le autorizzazioni per i dispensari farmaceutici. Prima il T.A.R. Campania – Sez. 5 – con sentenza n. 2716/2016 e poi il Consiglio di Stato, con la recentissima sentenza n.1205 del 27/2/2018, hanno condiviso questa tesi e, con due sentenze innovative ed evolutive, rispetto alla Legge n. 221/1968  (di 60 anni fa), hanno statuito che l’apertura del dispensario si può assegnare alla farmacia più vicina, tenendo conto anche della migliore organizzazione del servizio (vedasi, per esempio, ciò che ha fatto il Comune di Francolise – Caserta).

La Regione Campania che prima aveva negato il Dispensario e la delocalizzazione, in assenza di nuovi elementi, ha notificato al Comune, il Decreto di trasferimento della farmacia Rurale da Ceppaloni Capoluogo alla frazione Beltiglio, nonostante il parere contrario espresso all’unanimità sia dal Consiglio Comunale che da circa 200 cittadini, firmatari di una petizione popolare.

A nostro giudizio il Comune, per salvaguardare la dignità del proprio Massimo Organo e l’interesse legittimo dei cittadini, ha l’obbligo di opporsi al Decreto Regionale”.