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Benevento – Deve accontentarsi di un punto il Benevento, ma in questo momento il pareggio ha il sapore della vittoria. Gara non bella quella tra i giallorossi e il Pisa, chiusa senza vinti, vincitori e reti. Per lo spettacolo bisognerà ripassare in un altro momento, adesso, però, era importante muovere la classifica per la Strega, per cercare di ritrovare un pizzico di morale e fiducia per il proseguo della stagione. Una prestazione di sacrificio apprezzata dal “Ciro Vigorito”. Questa volta c’è spazio solo per qualche timido fischio dagli spalti, con la squadra che esce con l’incoraggiamento della Curva Sud.

Le assenze sono ormai storia nota nel Benevento. Cannavaro, a dispetto delle previsioni della vigilia, punta ancora sulla difesa a tre scegliendo il 3-4-2-1. Un assetto rivisto dopo appena un quarto d’ora, quando il campione del mondo ordina il passaggio al 3-5-2 abbassando Improta nella linea di centrocampo. Novità anche per D’Angelo, fuori gli attesi ex Barba e Ionita e soprattutto Torregrossa, carta da giocarsi a gara in corso.

Giallorossi ordinati in una prima frazione che non offre grandi occasioni. L’unica vera parata è quella di Paleari su Tourè, ma le opportunità migliori le costruisce la Strega. Benevento che batte con insistenza il binario di destra, dove Letizia e Improta duettano bene. A mancare è la stoccata finale. Prima Improta e poi Karic cincischiano in area pisana, perdendo l’attimo buono per battere in porta facendosi chiudere sul più bello. Un Benevento, insomma, che torna negli spogliatoi con il colpo in canna inesploso.

Il problema, come sempre, è l’intervallo che continua ad avere un effetto soporifero per i giallorossi, salvati solo dalla traversa sulla bomba di Beruatto. Un episodio fine a se stesso, perché la ripresa è un lento trascinarsi fino al triplice fischio. Prova a cambiarla D’Angelo attingendo dalle seconde linee, ma il tecnico del Pisa non si gioca al meglio le carte a disposizione. Quelle che vorrebbe avere anche Cannavaro, ma quando il tecnico partenopeo si gira verso la panchina si ricorda di avere poche frecce al proprio arco. Bastano quelle, tuttavia, a fermare l’emorragia di risultati. Un punto di (ri)partenza per la Strega.

Benevento-Pisa 0-0

Benevento (3-4-2-1): 21 Paleari; 33, Leverbe, 96 Capellini, 58 Pastina; 3 Letizia, 7 Karic, 27 Schiattarella, 18 Foulon (29’st 5 Masciangelo); 16 Improta (23’st 80 Koutsoupias), 10 Farias; 20 La Gumina (23’st 88 Forte). A disp.: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 14 Thiam Pape, 17 Agnello, 30 Basit, 36 Perlingieri, 37 Veltri, 39 Aronica, 79 Sanogo. All: Fabio Cannavaro

Pisa (4-3-1-2): 22 Livieri; 33 Calabresi (29’st 19 Esteves), 44 Rus, 6 Hermannsson, 20 Beruatto; 15 Toure, 16 Nagy, 8 Marin (12’st 23 Ionita); 17 Sibilli (12’st 17 Tramoni); 80 Morutan (29’st 26 Masucci), 9 Gliozzi (18’st 10 Torregrossa). A disp.: 1 Nicolas, 5 Canestrelli, 7 Jureskin, 18 Mastinu, 30 De Vitis, 93 Barba, 99 Cissè. All.: Luca D’Angelo

Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce

Assistenti: Giuseppe Maccadino di Pesaro e Marco Ceccon di Lovere

IV ufficiale: Andrea Ancora di Roma 1

Var (AVar): Simone Sozza di Seregno (Oreste Muto di Torre Annunziata)

Ammoniti: Foulon, Improta, Leverbe per il Benevento, Sibilli, Marin, Calabresi per il Pisa

Note – Recupero: 1’pt, 4’st. Spettatori 7.460 (di cui 182 ospiti)