- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – La prima gara europea e italiana di Fabio Cannavaro si chiude con un pareggio. Il Benevento impatta in casa contro l’Ascoli, al termine di una sfida dai due volti. Brutto primo tempo da parte dei giallorossi, che vanno subito sotto nel punteggio. Nella ripresa il neo tecnico della Strega opera una mini-rivoluzione, venendo premiato dalla rete del pareggio. Un Benevento ancora lontano dalle idee del suo tecnico, colpa di una condizione fisica deficitaria e di scorie ancora da smaltire. Un punto per rompere il ghiaccio, condizionato dagli infortuni di Veseli e Glik che rischiano di complicare i piani dell’ex pallone d’oro.

La partita – La prima di Cannavaro è all’insegna del 3-4-2-1, con Ciano e Improta a supporto del terminale offensivo Forte. Bucchi cambia scegliendo il 3-5-2 dove Dionisi si schiera al fianco di Gondo.

Sono i difensori, però, i protagonisti dei primi minuti. Falasco disegna una traiettoria su punizione dalla destra, le retroguardia sannita è immobile e Botteghin di testa batte Paleari. L’avventura di Cannavaro sulla panchina del Benevento parte dunque in salita. Accusa il colpo la Strega, incapace di mostrare cenni di reazione. Si avverte tensione nella compagine sannita e l’Ascoli prova ad approfittarne, rendendosi pericoloso con una conclusione di Caligara larga di poco. Non arrivano segnali da parte dei giallorossi, graziati in due occasioni prima da Quaranta e poi da Collocolo. L’unico sussulto dei padroni di casa arriva nel recupero, quando Glik gira alto di testa un angolo di Ciano. 

Un primo tempo che evidentemente non ha soddisfatto Cannavaro. Nel secondo tempo il Benevento si presenta con tre novità: Schiattarella, Farias e Simy. Bucchi, di contro, tira fuori un Gondo in pericolo squalifica per inserire Mendes. Il campione del mondo raccoglie subito i frutti della rivoluzione. Letizia crossa, Simy di testa costringe Guarna alla respinta, palla buona per Ciano che serve a Farias il più comodo dei palloni da spingere in rete. La sfortuna, però, continua a perseguitare la Strega che dopo Veseli perde per infortunio anche Glik. Il primo vero pericolo, il Benevento lo corre alla mezz’ora per una palla persa in uscita da Acampora, Paleari si rifugia in angolo sulla conclusione di Eramo. Dopo un tentativo dalla distanza di Letizia, facile preda di Guarna, Paleari si esalta su Mendes ma il portoghese viene colto in fuorigioco. L’occasione migliore capita a un passo dal novantesimo sul destro di Improta, conclusione dall’interno dell’area di rigore e sfera contro la traversa a Gurna battuto. E’ l’ultima opportunità di una gara che si chiude in pareggio.

Benevento-Ascoli 1-1

Reti: 6’pt Botteghin, 3’st Farias

Benevento (3-4-2-1): Paleari; Leverbe, Glik (16’st Pastina), Veseli (24’pt Capellini); Letizia, Karic (1’st Schiattarella), Acampora, Foulon (1’st Farias); Ciano, Improta; Forte (1’st Simy). A disp.: Manfredini, Lucatelli, Masciangelo, Tello, Thiam Pape, Pastina, Vokic, Koutsoupias. All.: Fabio Cannavaro

Ascoli (3-5-2): Guarna; Bellusci, Botteghin, Quaranta; Falzerano (37’st Salvi), Collocolo (25’st Eramo), Buchel, Caligara (37’st Ciciretti), Falasco; Dionisi (17’st Bidaoui), Gondo (1’st Mendes). A disp.: Bolletta, Baumann, Simic, Lungoyi, Donati, Giordano, Giovane, Mendes. All.: Cristian Bucchi

Arbitro: Michael Fabbri di Faenza

Assistenti: Dario Cecconi di Empoli e Filippo Bercigli di Firenze

IV ufficiale: Francesco D’Eusanio di Faenza

VAR (AVar): Gianluca Manganiello di Pinerolo (Pasquale De Meo di Foggia)

Ammoniti: Acampora, Farias per il Benevento, Gondo, Caligara, Buchel, Bellusci, Botteghin dell’Ascoli

Note – Recupero: 3’pt, 4’st. Spettatori: 8.531 (di cui 179 ospiti)