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Benevento – Il suo ingresso in campo a Cittadella ha cambiato la partita. Roberto Insigne, con un gl e un assist – l’ennesimo – per la testa di Coda, ha finito per sovvertire il risultato e il destino del match di andata. Da una posizione di svantaggio, il Benevento si trova ora a gestire il 2-1 potendo contare su addirittura tre risultati a disposizione (a patto che in caso di sconfitta perda di un solo gol). Il fantasista napoletano si è raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha confidato la sua promessa in caso di serie A: “Amo le canzoni neomelodiche, la mia preferita è Chiove di Gigi D’Alessio. Prima di ogni gara non mancano mai L’infermiera di notte di Gianni Celeste e quelle di Luciano Caldore. Se andiamo in A, sono pronto a cantarne una davanti a tutto lo stadio”.
 
E a questo punto vedere Insigne cantare davanti al pubblico giallorosso deve essere diventato anche il sogno di Bucchi, che stasera con ogni probabilità – vista anche la squalifica di Armenteros – lo inserirà dal primo minuto o al fianco o alle spalle di Coda:Massimo è straordinario, non capisco cosa ci faccia in B”, prosegue Insigne che si ritiene felice della sua stagione: “Punto a fare ancora meglio, sono contento di aver messo il piedino in 20 occasioni tra gol e assist. Mi trovo bene e la mia famiglia mi dà una grande forza”. 
 
Il retroscena di mercato riguarda poi l’accordo trovato tra Vigorito e De Laurentiis: “Il presidente è una persona meravigliosa, mi ha voluto a tutti i costi. Per portarmi a Benevento ha fatto un macello. De Laurentiis chiedeva tanto, poi a un certo punto lui ha battuto i pugni sul tavolo facendo notare che stesse comprando me e non mio fratello”. Le risate si sprecano nello spogliatoio, grazie agli scherzi rivolti ai compagni “Io e Improta ci scateniamo, l’obiettivo è sdrammatizzare i momenti negativi e strappare un sorriso. Le vittime? Del Pinto e Viola sono i nostri bersagli preferiti”.