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Benevento – Una sorta di crocevia. La gara del “Cabassi” di Carpi potrebbe dire molto sul futuro del Benevento. Reduci dalla sconfitta contro l’Ascoli, i giallorossi sono chiamati a ripartire contro i biancorossi per riprendere la loro scalata ai primi posti della classifica. Un altro passo falso sarebbe mal digerito da una piazza che ha iniziato a rumoreggiare dopo il terzo ko stagionale, il secondo al “Ciro Vigorito” dopo quello subito per mano del Foggia. Troppo per una formazione ambiziosa che non ha mai nascosto la propria voglia di tornare a calcare il palcoscenico della serie A.

L’impianto emiliano, tuttavia, non è foriero di successi per i colori giallorossi. La Strega ha calcato in tre occasioni l’erba del “Cabassi“, ottenendo altrettanti pareggi. Il primo precedente risale alla stagione 2011/12: il Benevento di Carmelo Imbriani pareggiò 1 a 1 a Carpi, passando in vantaggio con Cia e venendo raggiunto da Memushaj. Stesso risultato maturato al termine della gara del campionato 2016/17. Era naturalmente la squadra di Marco Baroni, solo che questa volta a sbloccare il risultato furono i padroni di casa con Catellani, prima del gol del definitivo pareggio di Falco. Il Benevento tornò a Carpi nella stessa stagione per giocarsi il grande salto nel massimo campionato. La finale di andata in terra emiliana si chiuse sul punteggio di zero a zero e al ritorno sappiamo tutti come andò a finire.

Storie passate, come quelle non certamente felici di Fabrizio Castori con la Strega. Quando il tecnico di San Severino Marche ha incrociato il Benevento, ha sempre finito col concedere punti. Sei i precedenti e un bilancio che racconta di due successi dei sanniti e di quattro pareggi. Oltre alle sfide alla guida del Carpi, tutte andate in scena nella stagione 2016/17, ci sono altri due precedenti risalenti all’annata 2002/03. Castori era alla guida della Virtus Lanciano e contro l’allora compagine di Nello Di Costanzo impattò sia all’andata che al ritorno sul risultato di 1 a 1.

Una storia costellata di pareggi, risultato che, questa volta, potrebbe non soddisfare gli stregoni contro un avversario penultimo in classifica, capace di vincere una sola volta (a Perugia) e con il peggior attacco (8 reti, insieme al Livorno) e la seconda peggior difesa (18 gol, peggio solo il Foggia) dell’intera serie B. Un punto, in questo caso, potrebbe insomma non rappresentare l’auspicata svolta.